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I parroci di Nichelino: "Ecco perchè non andiamo in piazza per San Matteo"

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In merito alla decisione dell’Amministrazione Comunale di distribuire, durante un concerto, un kit contenente profilattici che avrà come destinatari giovani e ragazzi minori, sentiamo il bisogno di esprimere alcune riflessioni.

Non entriamo nel merito della questione umana e morale che suscita, per la sua forma, le nostre perplessità e che ci interroga sul rischio della banalizzazione di una realtà fondamentale quale la sessualità, intesa non solamente nel suo aspetto fisico-sanitario, ma soprattutto nella sua realtà d’incontro tra persone che si amano e condividono un progetto comune.
La cosa che ci colpisce profondamente è la scelta del contesto nel quale si svolgerà questa iniziativa, la festa del Santo Patrono della nostra città, festa che per sua natura nasce e trova la sua ragion d’essere nel contesto della fede cristiana alla quale si sommano iniziative ed eventi significativi.
Per la comunità cristiana, da sempre presente nel tessuto sociale di Nichelino come parte attiva nel servizio dei giovani, delle famiglie e dei bisognosi rispettosa della laicità intesa come spazio di dialogo e collaborazione, risulta difficile capire il senso di questa scelta.
Per questo motivo, preferiamo distinguere il momento religioso, per cui nasce questa festa, dalle altre iniziative in calendario. Non riconoscendoci in una festa che, date le scelte fatte, non ci appartiene, con grande sofferenza siamo, in coscienza, obbligati a proseguire per la nostra strada.
Pertanto la celebrazione della Messa, prevista domenica 23 settembre in piazza Polesani nel Mondo, sarà svolta all’interno della chiesa grande della SS. Trinità sempre alle ore 10.30. Viene di conseguenza soppressa la Processione del Santo Patrono.
A nome dell’Unità Pastorale 55 - Nichelino
Il moderatore don Riccardo Robella