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Gio, Mar
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Avviato un paio d’anni, il progetto per l’utilizzo di “news soil” sulle sponde del Sangone a Mirafiori è entrato nel vivo. L’operazione della Città di Torino si propone di trasformare suolo inerte, e talvolta purtroppo inquinato, in nuovo suolo fertile per le aree verdi pubbliche. Nel sito individuato di circa 1500 metri quadrati è stata effettuata la sperimentazione con una miscela di terreno proveniente dagli scavi del teleriscaldamento, rifiuti organici e particolari additivi. Il terriccio fertile è stato utilizzato per la piantumazione di nuovi alberi. La sperimentazione ha dato esiti incoraggianti: l’85% degli alberi e il 66% degli arbusti ha attecchito nel “news soil” contro il 74% e 40% di quelli piantati nel terreno non trattato.

È importante evidenziare l’economia circolare che anima questo progetto, dal momento che viene riutilizzata terra estratta durante la realizzazione di infrastrutture, non sempre facile da smaltire – ha sottolineato Laura Ribotta, ingegnera ambientale dell’area Innovazione e Fondi europei del Comune di Torino – Si riduce così anche il consumo di terreno agricolo, che è una risorsa importantissima ma non illimitata”.

Di solito infatti nelle aree già urbanizzate il terreno non ha caratteristiche adatte alla piantumazione e le aree verdi nelle città sono realizzata prelevando terra fertile dalla campagna. Il “new soil “, praticamente prodotto a km 0, si è rivelato competitivo anche sotto il profilo economico rispetto alla terra agricola normalmente utilizzata che a volte viene trasportata da località lontane.

L’obiettivo è di realizzare su più vasta scala “nuovo suolo”, come previsto dal progetto Progireg 2018-2023), sostenuto da una partnership pubblico-privato di cui fanno parte anche l’Enviroment park e le società Dual srl, Acea Pinerolese e Ccs.

In territorio di Beinasco il letto del Sangone è completamente secco. A Nichelino è rimasto solo un rigagnolo, alimentato dagli scarichi. Video Local Team

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