Nei giorni compresi tra il 28 aprile ed il 5 maggio 2025, in piazza Castello a Torino, è allestita la tenda di “Avvolti”: all’interno si può vedere una riproduzione multimediale della Sindone. COME PRENOTARE LA VISITA
Con l’ausilio delle moderne tecnologie è possibile cogliere e riflettere su moltissimi dettagli di quell’immagine che nelle ostensioni tradizionali sfuggivano allo sguardo dei fedeli.
In occasione del Giubileo 2025 viene così proposto un modo nuovo per poter contemplare il corpo e il volto di questo “uomo della Sindone”, un mistero che continua ad emozionare tanti credenti e a suscitare altre domande per la scienza. Dal giorno in cui venne scattata la prima fotografia e ci si rese conto di trovarsi di fronte a un negativo fotografico, questa sorprendente immagine non è solo una reliquia del passato, ma qualcosa che ci proietta verso il futuro.
Il Card. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e custode della Sindone, in video collegamento con la sala stampa vaticana dall’aula magna del Polo Teologico Piemontese, qualche settimana fa presentato l’iniziativa.
«In questo anno giubilare abbiamo cercato un approccio nuovo al Telo sindonico, puntando sulle nuove tecnologie digitali. Il volto e il corpo impressi su questo Telo sono quelli di uno sconfitto dalla storia. Come sconfitti sono, anche oggi, tanti donne e uomini che vivono nella guerra, che sono malati, disoccupati, anziani che si sentono soli e abbandonati. E in ogni caso, che lo vogliamo o no, siamo tutti sconfitti dalla morte. Nell’anno giubilare dedicato alla speranza partiamo proprio da queste situazioni, che sembrano non dare speranza.
Ma proprio quel Telo è un invito a vivere la vita con speranza, perché direi che è anche il calco della Resurrezione, di qualcuno che non è più nella morte – il sepolcro è vuoto. Nell’orizzonte dell’eternità, le sconfitte della storia non sono l’ultima parola. Spesso rischiamo di confondere la speranza con l’illusione e l’ottimismo; la speranza invece interviene proprio laddove tu fai l’esperienza dell’abbandono e della drammaticità della vita, ma soprattutto della morte, ma nonostante questo continui ad avere fiducia. Nella tradizione cristiana la speranza è Dio e ciò che può costituire speranza è che guardiamo con occhio nuovo il volto sindonico: è anche il calco della Resurrezione, che dice che Dio può intervenire».
Dunque si può vivere questa nuova esperienza con la Sindone dal 28 aprile al 5 maggio dalle ore 9 alle ore 20, previa prenotazione online sul sito web di “Avvolti” www.avvolti.org. La visita nella tenda di piazza Castello è gratuita, è obbligatoria la prenotazione.
Una galleria di immagini accompagna il visitatore di fronte ad un tavolo delle dimensioni reali del telo dove, come mai prima d’ora, è possibile “toccare con mano” i dettagli della Sindone. Per le mersone con disabilità visiva è presente nella tenda anche un plastico del telo realizzato con materiali che permettono, a livello sensoriale, di scoprirne ogni particolare.
Nell’anno 2025 e in quelli immediatamente successivi non sono previste ostensioni pubbliche, questa iniziativa nel periodo pasquale può offrire un’occasione unica di riflessione e conoscenza su questa “icona della passione di Cristo”.
Sono inseriti nell’evento momenti particolari che riguardano anche i Santi della chiesa torinese legati in modo particolare alla Sindone. Domenica 4 maggio il Card. Repole presiede in cattedrale una Celebrazione Eucaristica alle ore 10.30 nel giorno della festa liturgica della Sindone. In questa occasione i giovani delle diocesi di Torino e Susa sono invitati a partecipare a un percorso di visita di alcuni luoghi significativi che terminerà con un momento di meditazione in duomo di fronte al Sacro Lino.
L’evento non termina il 5 maggio, chi vorrà potrà continuare a consultare i contenuti multimediali sul sito web di “Avvolti” attraverso smartphone, tablet o pc. Sono attivi altresì i social Instagram e Facebook @avvolti.
Guglielmino Bruno