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Laura Scrivo è la voce di CustoDiamo

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C’è una voce nichelinese nel progetto CustoDiamo, dove il coraggio della genitorialità incontra la potenza dell’arte: un vero e proprio album musicale, disponibile sui principali digital store.

Protagonisti sono Adriano Coschiera, romano, ideatore e presidente dell’associazione "I Custodi del DNA", e Laura Scrivo, calabrese di nascita ma nichelinese d’adozione, voce solista dell’album. Entrambi sono genitori di bambini con sindromi genetiche rare (Klinefelter e Smith Magenis) e promotori di un’iniziativa straordinaria: un universo narrativo fatto di fumetti, marionette e musica, che utilizza il linguaggio della creatività per sensibilizzare e rompere l’isolamento.

Un progetto di respiro nazionale e non solo, che mantiene un legame speciale con Nichelino. Laura, infatti, vi ritorna idealmente: “Qui ho mosso i miei primi passi musicali, cantando in parrocchia vent’anni fa”, racconta. Il suo contributo all’album non è soltanto artistico, ma anche terapeutico: un atto di riscatto in cui il canto diventa voce per tutte le famiglie che lottano in silenzio.

“Sono papà di un bimbo con la sindrome di Klinefelter”, racconta Adriano. “È stato un percorso complesso, fatto di domande, solitudine e incomprensione. Quando ti confronti con una condizione genetica ti accorgi di quanto poco se ne parli e di quanto spesso genitori e ragazzi si sentano invisibili. I Custodi del DNA nascono da qui: dal bisogno di trasformare la fragilità in forza e l’isolamento in comunità. Ho voluto creare un universo narrativo in cui ogni sindrome genetica avesse un volto, una voce e, soprattutto, un potere. Perché dietro ogni diversità c’è un potenziale unico, un dono da riconoscere”.

Un dono, quello di Laura, ricevuto e condiviso. La sua voce, delicata e intensa, racconta: “Il mio coinvolgimento è avvenuto in modo tanto casuale quanto provvidenziale. Durante una giornata dedicata alla scuola di canto, due amici mi hanno iscritta ‘per forza’, desiderosi che riprendessi a cantare. Ho poi pubblicato la mia esibizione sui social, e Adriano, ascoltandomi, mi ha proposto di partecipare al progetto. Il canto è potente e terapeutico: la melodia e il rilascio di endorfine sono stati, e continuano a essere, un sollievo profondo nel superare la tristezza legata alla condizione di mia figlia.”

“Il coinvolgimento diretto di chi vive situazioni rare è uno dei nostri obiettivi”, aggiunge Adriano. “Nel tempo il progetto è diventato molto più di un fumetto: oggi è un ecosistema narrativo che abbraccia letteratura, musica e divulgazione scientifica. Abbiamo scelto linguaggi creativi e diversi per parlare a tutti, non solo agli addetti ai lavori. L’arte è un ponte che rende accessibili temi complessi in modo empatico. Raccontare le sindromi genetiche attraverso avventura, ironia e fantasia significa restituire dignità e curiosità a ciò che spesso spaventa o allontana.

Il concetto de I Custodi del DNA rappresenta la nostra idea di identità: ogni essere umano custodisce dentro di sé un patrimonio unico e irripetibile, che merita di essere compreso e valorizzato. Il messaggio centrale è che nessuno è un errore di natura. Le differenze genetiche non sono difetti, ma variazioni della vita”.

Laura affida infine il suo desiderio più grande: “Vorrei infondere comprensione, accettazione e forza emotiva nelle altre mamme, mostrando la bellezza e la sfida di custodire un amore incondizionato per i nostri figli. Mi emoziona pensare che la mia voce possa suscitare emozione. Nichelino mi ha accolta subito dopo la laurea a Pisa: un cambiamento radicale. Mio marito frequentava la piccola chiesa di San Damiano, dove suonava e cantava nel coro. Il richiamo del canto, per me, è sempre stato fortissimo.”

Adriano e Laura lanciano infine un appello alla comunità nichelinese e a tutti i lettori: “Non restate spettatori. Entrate anche voi nell’universo dei Custodi, sostenete la divulgazione sulle sindromi genetiche e aiutateci a cambiare lo sguardo sulla diversità. La vera rivoluzione inizia quando impariamo a vedere la bellezza anche nei dettagli più piccoli e invisibili, come il DNA.”

Chi desidera scoprire il progetto può seguirlo su Instagram, YouTube e TikTok, cercando I Custodi del DNA.

F.F.