Torna per i Comuni la possibilità di consentire interventi di ristrutturazione edilizia su edifici già esistenti aumentando la volumetria.
La modifica della legge regionale si è resa necessaria dopo una sentenza della Corte Costituzionale che aveva dichiarato illegittimi alcuni articoli della legge urbanistica approvata l’anno scorso.
“Questa legge – ha spiegato l’assessore regionale all'Urbanistica Marco Gallo – reintroduce la possibilità di ristrutturare singoli edifici o gruppi di edifici con premialità volumetriche, come era già previsto dalla legge 16/2018. Con un'apposita deliberazione i Comuni potranno individuare gli edifici esistenti su cui intervenire, sempre nel rispetto della corretta pianificazione, per agevolare il miglioramento della qualità urbanistica, paesaggistica, architettonica, statica, energetica e igienico-funzionale del territorio”.
I consiglieri relatori Paolo Ruzzola (Fi) e Daniele Valle (Pd) hanno entrambi apprezzato il risultato raggiunto: “Si tratta di un percorso istituzionale importante, partito dalle istanze del territorio e soprattutto dei Comuni”, ha affermato Ruzzola. “E’ un bene che ci siano strumenti per permettere il riuso dei tanti edifici già costruiti invece di consumare nuovo suolo vergine”, ha detto Valle.