Avevamo già riferito del «voucher regionale per l'assistenza» per le persone anziane malate croniche o persone con disabilità, non autosufficienti.
Seicento euro al mese, finanziati dal "Fondo sociale europeo" con un limite di 90 milioni di euro: 45 per la domiciliarità e 45 per la residenzialità, erogati in base all'ISEE.
Mentre per la residenzialità il contributo economico è un raggiro perché l’utente ha diritto esigibile alla prestazione dall’Asl, il voucher per il domicilio desta interesse per la carenza di prestazioni in questo dimenticato ambito di cura.
Viste le domande pervenuteci, riassumiamo qui i punti salienti per la domiciliarità.
- Si tratta di una misura sperimentale erogata per massimo 24 mesi, soggetta alle risorse disponibili nonché all’Isee.
- Il contributo (600 euro mensili) è destinato ai residenti in Piemonte ultra65enni o persone con disabilità, non autosufficienti;
- Il voucher è spendibile per l’assunzione di un assistente familiare (per almeno per 16 ore settimanali), che non può essere il coniuge o il convivente, né parente o affine entro il secondo grado, oppure per l’assistenza educativa professionale per i minorenni con disabilità (almeno per 8 ore settimanali).
Per poter richiedere il contributo, occorre avere:
- una valutazione Uvg/Umvd con punteggio sociale non inferiore a 7;
- un ISEE sociosanitario inferiore a 50mila euro (65mila se il beneficiario è minorenne);
- un regolare contratto di assunzione per un assistente familiare (anche tramite agenzia/cooperativa) o di educatore della durata di almeno 12 mesi. Se il contratto non è ancora stipulato, ci si impegna a farlo entro 30 giorni dall’accoglimento della domanda.
Vista la limitatezza del fondo, la domanda viene ordinata prima secondo il punteggio sociale Uvg, poi secondo l’ISEE sociosanitario.
Il Voucher non è compatibile con: ricoveri definitivi in strutture residenziali; assegni di cura; contributi da Fondo caregiver o “Home care premium” INPS; altri eventuali trasferimenti monetari a sostegno della domiciliarità.
Il Voucher è invece compatibile con: l’indennità di accompagnamento; interventi di assistenza domiciliare erogati da Enti gestori; contributi dei Comuni/Consorzi a sostegno di famiglie affidatarie; interventi ADI gestiti dalle Asl; riabilitazione ambulatoriale o domiciliare; ricovero ospedaliero e/o riabilitativo fino a 60 giorni consecutivi.
La domanda può essere presentata dalla persona interessata (o dai genitori, se minorenne); dal tutore/amministratore di sostegno; dal soggetto del nucleo familiare convivente; dal coniuge o altra parte in caso di unioni civili; dal parente di 1° grado anche non convivente; da altro soggetto dotato di procura speciale.
Le domande si presentano in quattro “finestre” trimestrali (febbraio-aprile 2023; maggio-luglio; agosto-ottobre e novembre 2023-gennaio 2024) esclusivamente in via telematica. Ulteriori informazioni sul sito www.sceltasociale.it/#/
UTIM Nichelino