All’inizio di dicembre l’ex Viberti è di nuovo balzata agli onori della cronaca perché nei capannoni abbandonati di viale Matteotti
è stato organizzato un altro rave party. Due anni or sono a capodanno l’area era stata invasa per tre giorni da migliaia di “ravers” provenienti da mezza Europa per una festa abusiva a base di musica tecno a volumi altissimi, alcol e droga. Una rete ben organizzata e alimentata dalle centrali dello spaccio di sostanze stupefacenti. Da luogo simbolo del lavoro operaio di Nichelino a tempio dello sballo, questa volta le forze dell’ordine hanno identificato circa trecento persone che si erano introdotte all’interno dell’ex stabilimento, dove il degrado ormai è totale e la situazione igienica fuori controllo. Qualche mese fa qualcuno aveva appiccato il fuoco ai cumuli di rifiuti lasciati dal precedente rave party.
Gli abitanti della zona segnalano che nei locali spesso si introducono anche sbandati e senza tetto in cerca di un riparo. La situazione dei complessi industriali dismessi sta diventando sempre più allarmante. Con l’ex Viberti a Nichelino c’è la Liri, fallita, che effettuava anche lavorazioni con sostanze pericolose. Sono in molti ora a chiedersi se se l’area sia stata completamente bonificata.
