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Don Repole, nuovo Vescovo di Torino il 7 maggio

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Don Roberto Repole, 55 anni, sarà ordinato Vescovo a Torino sabato 7 maggio: l’ordinazione coinciderà

con l’inizio del suo ministero episcopale.

Oltre all’Arcidiocesi di Torino sarà alla guida anche della diocesi di Susa.

Le numerose voci e congetture che da mesi si rincorrevano sul nome del successore di mons. Cesare Nosiglia sono state tutte disattese, Papa Francesco ha designato un prete di Torino e non un vescovo da altre diocesi.

Nato a Torino da famiglia proveniente di Givoletto, ma originaria di Rapone, paese agricolo del Vulture in provincia di Potenza (Basilicata). Cresciuto a Druento, don Roberto è stato ordinato sacerdote nel 1992. Ha studiato a Torino completando la sua formazione presso la pontificia Università Gregoriana di Roma nel 2001. Dal 2016 è direttore della sezione torinese della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Teologo e studioso, autore di innumerevoli libri e pubblicazioni, don Repole, nonostante la giovane età, era già stato per una decina d’anni presidente dell’Associazione Teologica Italiana.

La Chiesa di Torino è la mia Chiesa, tanto amata. È qui che ho ricevuto il dono più bello di tutti, quello della fede, quello della compagnia di Cristo”, ha detto don Roberto dopo l’annuncio della sua nomina. “Mi consola sapere che come cristiani non siamo certamente una potenza, né dobbiamo esserlo. Non abbiamo da offrire a queste nostre città nulla di tutto ciò che esse possono trovare già altrove e in abbondanza. Possiamo offrire, però, quello che nella nostra povertà Cristo ha deposto e depone continuamente in noi: la straripante bellezza del Vangelo, che può generare senso di vita per i più giovani, sollievo e compagnia per i più anziani, vicinanza e cura per i malati, accoglienza ospitale per tutti i poveri e gli emarginati”.

In questi due mesi Mons. Cesare Nosiglia, classe 1944, continuerà a reggere le due diocesi in qualità di amministratore apostolico: era a Torino dal 2010 e Papa Francesco lo aveva confermato per altri due anni oltre l’età canonica dei 75 anni per gli ordinari diocesani. Mons. Nosiglia continuerà il suo servizio pastorale presso la parrocchia del Pilonetto a Torino. Per lui sono stati dodici anni molto intensi dimostrando in più occasioni una particolare sensibilità e vicinanza con il mondo del lavoro, gli immigrati e i senza dimora. Lucido - e talvolta scomodo – interprete della realtà torinese: "Al declino economico e produttivo si è aggiunto un declino sociale – aveva sottolineato Nosiglia qualche anno fa - Ci siamo accorti che 'poveri' lo stiamo diventando tutti, di umanità e valori etici e civili, di disponibilità all'accoglienza, di opportunità per migliorare le nostre condizioni di esistenza".

(Foto Bussio)