Sono passati ventuno anni dall’uccisione di madre Maria Laura, eppure quell’efferato delitto è ancora vivo nella coscienza dei cittadini di Chiavenna (Como).
Erano le ventidue di quel 6 giugno: la suora uscì dal convento per aiutare una ragazza che, a seguito di una telefonata dai toni disperati, raccontava di essere rimasta incinta dopo uno stupro e voleva abortire. La 17enne chiese alla religiosa di incontrarsi in un luogo isolato. Era una terribile scusa. Assieme a lei erano legate da un patto di sangue altre due ragazze (16 e 17 anni) che si erano interessate a pratiche sataniche: volevano, come sacrificio, offrire a satana la vita di una consacrata. Portarono la religiosa in una stradina buia la colpirono con una mattonella gettandola a terra ed infierirono su di lei con 19 coltellate uccidendola.
Le giovani confessarono, durante gli interrogatori, che suor Maria Laura non implorò, ne pronunciò parole di odio, ma pregò incessantemente Dio perché concedesse loro il perdono. Suor Maria Laura Mainetti era nata nel 1939, apparteneva alla congregazione delle Figlie della Croce, suore di sant’Andrea. Era la decima figlia di Stefano Mainetti e Marcellina Gusmeroli, originari della Valtellina, ed era rimasta orfana della madre pochi giorni dopo essere nata. Venne accudita prima dalla sorella Romilda e poi dalla seconda moglie del padre. Nel 1958 entrò in Noviziato per farsi suora e nel 1964 si consacrò definitivamente con i voti perpetui.
Il progetto di vita di suor Maria Laura era fare qualcosa di bello per gli altri. Pochi mesi prima della sua morte aveva scritto:” Dobbiamo essere disponibili a tutto, sino a dare la vita come Gesù”. Una sensibilità particolare suor Maria Laura l’aveva sempre avuta per giovani. In uno dei suoi scritti si esprimeva così: “i giovani sono poveri… Sì, perché spesso sono disorientati, sradicati, plagiati, soffocano un grido di vita inespresso. Sento l’urgenza di accompagnarli e di chiedere aiuto a Gesù, perché non hanno punti di riferimento”.
Nel 2005 l'allora vescovo della Diocesi di Como, Alessandro Maggiolini. aprì il processo diocesano per la beatificazione di suor Maria Laura. L’anno scorso Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle cause dei santi alla promulgazione del decreto che ne riconosce il martirio "in odium fidei". La cerimonia di beatificazione ha avuto luogo a Chiavenna il 6 giugno 2021.
La testimonianza di suor Maria Laura resta un messaggio di amore per un’umanità ferita e ottenebrata. “Finché ci sono queste figure non muore la speranza nel futuro. Sono le luci del mondo”, ha scritto il dottor Gianfranco Avella, Procuratore della Repubblica di Sondrio all’epoca del delitto.
M.A.