I Vangeli di Marco e Matteo riportano le parole degli abitanti di Nazareth compaesani di Gesù, il paese in cui si era stabilito Giuseppe il falegname al ritorno dall’Egitto.
Dopo aver sentito Gesù insegnare nella sinagoga “rimasero stupiti e dicevano… non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone?” (Mc. 6,2-3). Matteo al capitolo tredici dice le stesse cose con una piccola differenza: chiama Giuseppe invece di Ioses il secondo fratello. Questi versetti hanno fin da subito creato una forte discussione nella Chiesa: se Gesù era figlio unigenito di Maria, concepito per opera dello Spirito Santo, da dove saltano fuori questi fratelli e sorelle?
Tra le innumerevoli spiegazioni date nei secoli noi abbiamo scelto tre ipotesi, oggi le più seguite dai cristiani, sulla questione dei fratelli di Gesù.
1) Il padre della Chiesa Epifanio (1° secolo) sostiene che i fratelli e le sorelle di Gesù fossero i figli di un precedente matrimonio di Giuseppe. Secondo una tradizione molto viva nei primi secoli e riportata da alcuni vangeli apocrifi, il buon Giuseppe sarebbe stato vedovo con figli e già vecchio quando i sacerdoti del Tempio gli affidarono la dodicenne Maria come sposa. Nel testo “Storia di Giuseppe il falegname” del V secolo si dice che la prima moglie di Giuseppe si chiamava Salomè i figli Giuda, Joseto, Giacomo e Simeone e le figlie Lisia e Lidia. “Morì la moglie e lasciò Giacomo ancora in tenera età (nd.r. si racconta poi la scelta dei sacerdoti di affidare Maria al vedovo Giuseppe ormai anziano). E Giuseppe prese Maria mia madre a casa sua ( n.d.r. in questo testo Gesù parla in prima persona). Ella vi trovò il piccolo Giacomo nella tristezza di orfano e si mise a coccolarlo. E’ per questo motivo che fu chiamata Maria madre di Giacomo”. Allora la prima ipotesi dice che in realtà Gesù aveva fratellastri e sorellastre, nati dal primo matrimonio del padre, e quindi nacque in una famiglia numerosa e ben strutturata in cui lui era il più piccolo.
2) La Bibbia greca, quindi anche i Vangeli, usano la parola “adelphòs” per indicare fratello traducendo l’espressione ebraica “’ah” e l’aramaico “aha”che invece hanno una portata semantica molto più ampia in quanto indicano fratello di sangue, fratellastro, cugino, parente e spesso compaesano e compatriota. Ad esempio in Genesi 29,12 -15 “Giacobbe rivelò a Rebecca che era ‘ah (fratello-lontano parente del padre)” e poi la sposò. Quindi i cosiddetti “fratelli di Gesù” in realtà sarebbero parenti, cugini, zii o nipoti che vivevano a Nazareth ed erano in stretto contatto con lui.
3) La terza ipotesi è quella che io preferisco, perché più ancorata alla Bibbia e alla cultura ebraica. Non pensiamo a Giuseppe come ad un vecchio, ma immaginiamolo alquanto giovane quando sposa Maria incinta per opera dello Spirito Santo. Ma dopo qualche anno di matrimonio (forse almeno 12 o 13, visto che i vangeli ci dicono che Gesù dodicenne viene ricercato dal padre a Gerusalemme mentre discute nel Tempio) Giuseppe muore e Maria resta vedova.
Cosa diceva la Bibbia in questa situazione?
Il Deuteronomio al capitolo 25 prevede che una donna rimasta vedova “non si sposerà con uno di fuori, con un estraneo”, suo cognato deve prenderla con sé e se lui non può deve pensare a lei un altro parente più prossimo o della famiglia di lui o di lei… Vi ricordate il caso di Ruth la moabita anche lei vedova?.
Allora Maria col dodicenne Gesù viene inglobata in una nuova famiglia già strutturata e con altri figli.
Un’indicazione di questa ipotesi la troviamo in Marco: Gesù è in croce, Maria con il discepolo prediletto è lì sotto, “vi erano alcune donne che osservavano da lontano: Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo il minore e di Ioses” (Mc. 15,40). Giacomo e Ioses sono due dei cosiddetti fratelli di Gesù e questa Maria probabilmente è la moglie del parente di Giuseppe che si è preso in casa Gesù e la Madonna.
C’è ancora una quarta ipotesi, quella suggerita da alcune confessioni protestanti e da varie sette, quella cioè che, dopo Gesù, Giuseppe e Maria ebbero altri figli, tutti loro con buona pace del dogma cattolico sulla verginità di Maria.
Ma che fine hanno fatto i 4 “fratelli” di Gesù?
Giacomo diventerà una figura molto importante dopo la morte di Gesù, sarà vescovo di Gerusalemme e molti commentatori lo ritengono l’autore della lettera di Giacomo che trovate nel Nuovo Testamento. Paolo nella lettera ai Galati quando ricorda la sua conversione scrive: “dopo tre anni andai a Gerusalemme per conoscere Pietro…vidi anche Giacomo fratello del Signore” e gli Atti degli Apostoli ci ricordano che fu proprio lui a concludere il Concilio di Gerusalemme (Atti 15). Lo storico Eusebio di Cesarea (2° secolo) annota: “dopo che Giacomo subì il martirio divenne vescovo il figlio di uno zio del Signore, Simeone, fu preferito poiché cugino di Gesù”. Il terzo fratello, Giuda, è probabilmente l’autore della lettera penultimo libro del Nuovo Testamento: “Giuda, servo di Gesù Cristo e fratello di Giacomo a coloro che sono amati da Dio...” Di Giuseppe o Ioses non sappiamo nulla, così come delle eventuali sorelle. E’ però importante ricordare le parole di Gesù: “chiunque fa la volontà di Dio questi mi è fratello , sorella e madre” (Mc 3,35).
Buona Quaresima e Settimana Santa a tutti.
Enrico de Leon