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Dom, Dic
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A Natale chi può dia una mano

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“Il popolo che camminava nelle tenebre, vide una grande luce” (Isaia 9,1).


Dalla notte di Betlemme, quella luce non si è  più spenta. Lungo tutti i secoli ha conquistato uomini e donne.

Dove è spuntata la fede in Gesù, lì è sbocciata anche la carità. Se Dio ha avuto fiducia degli uomini, facendosi uno di noi, non  possiamo sentirci  autorizzati a fare del pessimismo la bussola che orienta il futuro: perché ”non c’è delusione per chi confida in Dio” (Daniele 3,40)

Natale richiama credenti e non credenti, tutti insieme, a diventare protagonisti di questo tempo, a ritrovare le ragioni della speranza,nella solidarietà e nella consapevolezza di essere, come ci ricorda Papa Francesco: “ Fratelli tutti”.

In questo Natale di “pandemia e di paura, di dolore e di speranza” chi può tenda la propria mano a chi è in difficoltà. Chi si sente smarrito e sfiduciato non abbia paura di cercare la mano di Dio che continua a consolare e a infondere coraggio, attraverso le mani e le parole, la preghiera e la carità di tante persone buone e generose. Ne abbiamo scoperte tantissime in questo anno.  

Il mondo intero è stato come sopraffatto dal coronavirus che ha portato dolore e morte, sconforto e smarrimento. Quante mani tese abbiamo visto e continuiamo a  vedere: la mano del medico e dell’infermiere, del volontario e di chi ha responsabilità gestionali, dei preti e dei parrocchiani, le mani di tante e tante persone di buona volontà.

Amici carissimi, questo è il “ventesimo Natale” che celebro con voi qui a Nichelino e desidero confidarvi che, di anno in anno, cresce sempre più  in me una familiarità, una conoscenza ed un legame che rendono davvero “unici” questi momenti di festa e di fede.

Del vostro affetto, della vostra collaborazione e del vostro sostegno ve ne sono infinitamente grato! Nel mio cuore e nella mia preghiera a Gesù Salvatore del mondo, porto e offro tutti voi e le vostre famiglie.

E’ davvero consolante non essere soli nelle difficoltà, dà forza poter condividere con l’amico il proprio affanno. Fa bene nei momenti di sconforto sentire una mano sulla spalla e una parola di incoraggiamento e speranza. Mai come in questi mesi ce ne siamo resi davvero  conto!  Gesù è venuto per non lasciarci soli e per insegnarci a non lasciare solo nessuno.  E’ lui  la Mano che Dio continua a tendere a noi, la Parola che ci salva, la Via che ci guida alla Pace, la Vita che ci colma di gioia.        

A tutti  Buon Natale e migliore Anno Nuovo.

Don Gian Franco Sivera
Moderatore Unità Pastorale