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Dom, Dic
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La parrocchia della Santissima Trinità ricorda Nunzio

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S. Messa di Trigesima in chiesa grande sabato 1° maggio ore 18,15.

Nell’ultimo periodo la comunità della Santissima Trinità è stata toccata dalla dolorosa perdita di alcune persone attivamente impegnate nella vita parrocchiale. Una di queste sicuramente è stata Nunzio Rosano, 79 anni, che si è spento lo scorso Giovedì Santo.

Da un paio di anni Nunzio era stato costretto a rallentare il suo impegno in parrocchia per problemi di salute, improvvisamente aggravatisi nel giro di pochi giorni, anche se fino all’ultimo è stato presente e gli amici non si aspettavano di perderlo così in fretta. Erano in tanti in chiesa grande a salutarlo, proprio nel pomeriggio del Sabato Santo che precede la Pasqua, in un clima di grande preghiera e speranza. Gente di ogni età, la bara è stata accolta con il canto Laudato sì, tanto caro a Nunzio. Marito, padre e poi nonno esemplare; lui era conosciuto e amato da tutti, giovani e anziani. Per decenni aveva collaborato prima con il parroco don Paolo, poi con don Joe e ora con don Riccardo. Era stato un bravo sarto, dopo la pensione la parrocchia era diventata la sua seconda casa alla quale dedicava il tempo libero riuscendo pure a ritagliarsi un impegno come volontario della Croce Rossa.

Anche Nichelino Comunità non può fare a meno di ricordare il suo aiuto prezioso per tanti anni come coordinatore della distribuzione dei giornali nelle case.

Sacrestano, tuttofare in parrocchia e durante le funzioni liturgiche, era un punto di riferimento in ogni circostanza, ma soprattutto Nunzio era animato da una fede profonda e sincera, alimentata dall’esperienza nel movimento Rinnovamento nello Spirito e del Gruppo di Preghiera San Pio da Piatrelcina. Ministro straordinario dell’Eucarestia, è stato di conforto a molti malati e vicino alle famiglie. Spesso accompagnava la preghiera del Rosario in chiesa antica in occasione di lutti, la sera prima del giorno dei funerali.

Allo stesso modo nei momenti di festa e di gioia era sempre in prima linea. In molti lo ricordano con il suo clarinetto, mentre suonava i canti natalizi insieme al coro dei ragazzi. Qualcuno da lontano, data la statura, lo scambiava per uno di loro. Nunzio era davvero un “piccolo-grande uomo”, dall’aspetto fisico minuscolo, ma dal cuore grande e generoso.