Nonostante il recente accordo provvisorio tra Cina e Santa Sede, resta molto difficile la situazione per i cattolici cinesi
che vivono nella clandestinità e non riconoscono la “chiesa patriotica” controllata dal governo. Nella zona di Xinxiang con un massiccio intervento delle forze di polizia è stato arrestato il vescovo mons. Zhang Weizhu ed è stato chiuso il seminario, ospitato nell’edificio di una fabbrica. Insieme al vescovo sono stati arrestati sette sacerdoti e dieci seminaristi, in quanto l’attività era considerata “illegale” e “criminale”.
Mons. Giuseppe Zhang Weizhu, 63 anni, responsabile della prefettura apostolica di Xinxiang che ha 100 mila fedeli, era stato ordinato vescovo nel 1991 e ha già subito diverse volte periodi di prigionia.
Nonostante tutto nel continente asiatico il cristianesimo è in crescente espansione.