L’arcivescovo Alfred Xuereb, nunzio apostolico in Corea e Mongolia, ha raggiunto la sua sede nel continente asiatico.
Ecco qualche punto dell’intervista rilasciata a Vatican News prima della partenza.
Con quale spirito si appresta a svolgere questa missione?“Come 34 anni fa avevo risposto alla chiamata del Signore “vieni e seguimi”, così mi reco ora in Corea rispondendo ad una Sua chiamata. E come in questi anni si è mostrato fedele e mi ha sostenuto con le Sue grazie, parto fiducioso per questa nuova missione certo che mi aiuterà a fare del bene”.
Lei inizia il suo servizio in Corea in un momento storico. Come guarda al processo di pace tra le Coree a cui Papa Francesco tiene tanto?“Il processo di pace tra le due Coree, iniziato con l’incontro storico tra i due leader coreani il 27 aprile scorso, infonde grandi speranze. Il cammino è ancora agli albori e sarà senz’altro lungo con tanti ostacoli da superare. Papa Francesco ha invitato tutta la Chiesa a sostenere le parti interessate a costruire la pace ed offrire alle prossime generazioni un futuro di concordia e di prosperità. La Chiesa cattolica in Corea del Sud, in questi ultimi 23 anni, si è radunata ogni martedì nella cattedrale di Seul per implorare ai piedi della vergine Maria la grazia della riunificazione. Sono certo che Lei dal Cielo rivolge uno sguardo benevolo verso i suoi figli in Corea”
Lei è stato vicino agli ultimi tre Pontefici. Cosa porterà di questa sua straordinaria esperienza nel suo nuovo servizio alla Chiesa come Nunzio?“Mi rendo conto che il buon Dio abbia voluto prepararmi a questa missione mediante una scuola molto speciale servendo da vicino gli ultimi Sommi Pontefici. Da ognuno di loro ho imparato a servire Gesù e la Chiesa con umiltà e generosità. Mi hanno insegnato che la strada maestra è quella della Croce di Cristo che conduce immancabilmente alla vita gloriosa di Risurrezione. Per questo vado in Corea e in Mongolia fiducioso, certo del sostegno spirituale delle tante persone conosciute in questi anni di vicinanza ai Papi e che hanno arricchito il mio ministero sacerdotale”.
(Nella foto: Mons. Xuereb in una delle sue visite a Nichelino)