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Dom, Dic
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Furgoni in tangenziale e robots tra gli scaffali

Società e cultura
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In tangenziale il flusso di furgoni è continuo. Bertolini , SDA , TNT, SHR, DHL e tanti altri. Che ci fanno questi convogli di furgoni a tutte le ore?
Portano nei punti di raccolta e a domicilio i prodotti che gli utenti hanno ordinato on line. E’ un settore in piena espansione. Nel 2017 l’e-commerce ha aumentato il proprio volume d’affari del 20% con picchi del 40% nei generi alimentari e del 30% nell’arredamento. Non è poco, se si considera che in Italia i consumatori sono ancora abbastanza restii ad acquistare merce su internet, rispetto a quanto avviene negli altri paesi europei. Ma anche qui ormai i giovani preferiscono di gran lunga il carrello virtuale a quello tradizionale del supermercato.

Si accompagna un boom di scatole e scatoloni, perché per esigenze logistiche alla confezione originale ne viene sempre aggiunta un’altra per lo più di cartone e una parte del lavoro consiste appunto nell’imballare il prodotto e nell’etichettarlo per la spedizione. Amazon, il colosso mondiale dell’e-commerce, quest’anno aprirà un nuovo centro di distribuzione a Torrazza Piemonte, zona di Chivasso, su un’area di 60.000 metri quadrati.
Tutto lascia prevedere che il via vai di furgoni in tangenziale e per le strade della città crescerà ancora. Per il nuovo mega-magazzino Amazon in Piemonte sono stati annunciate 1.200 nuove assunzioni, ma anche un elevato livello di automazione con robot “intelligenti” che faranno la spola tra le immense distese di scaffalature per prelevare i prodotti da spedire. Secondo recenti studi il sistema distributivo dell’e-commerce necessita, a parità di vendite, la metà del personale di quello impiegato nella distribuzione tradizionale.
Siamo in una fase in cui i due sistemi ancora convivono, ma lo scenario sta rapidamente cambiando e i punti fisici destinati alla vendita (negozi, supermarket, ipermercati) tenderanno a diminuire per cedere il passo ad una rete fatta di transazioni commerciali on line, stoccaggio di merci intorno alle grandi aree urbane e recapito capillare a domicilio o in agenzie di ritiro dislocate sul territorio. Quello che poteva diventare il core business di Poste Italiane è però già saldamente in mano ai colossi della logistica.
La grande distribuzione dal canto suo non sta a guardare e cerca di rispondere ai colpi. Carrefour per esempio, dopo una flessione assai preoccupante sul mercato americano, sta correndo ai ripari ed ha avviato una serie di importanti acquisizioni nel settore dei rivenditori on line. L’obiettivo è diversificare le attività e riconvertire progressivamente il proprio sistema distributivo verso l’e-commerce. La posta in gioco è alta: cambiare velocemente o finire schiacciati da Amazon.