Per celebrare la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne"
il 26 novembre (data posticipata di un giorno per motivi di meteo) alcune classi dell' Istituto Erasmo da Rotterdam sono scese in piazza per contribuire a diffondere un messaggio di sensibilizzazione sul territorio riguardo ad un fenomeno che durante il lockdown ha visto impennare drammaticamente il numero dei maltrattamenti in famiglia.
Le classi VA e VD avevano iniziato a seguire il progetto "Nichelino Red Bench" due anni fa con l'inaugurazione della panchina rossa in piazza del Comune. Nel frattempo avevano preparato video, immagini, articoli e interviste nonché un logo per un portale web che avrebbe dovuto essere inaugurato l'8 marzo 2020. Poi è arrivato il lockdown e ai dati sul Covid si univano quelli sconcertanti di un aumento impressionante dei casi di omicidi domestici, la maggior parte dei quali femminicidi.
Quando gli studenti si sono riaccostati al progetto un mese fa con nuove classi, che avranno il compito di proseguire e dare un contributo futuro all'iniziativa, hanno constatato che i dati erano tragicamente da aggiornare e questo ha fatto sì che nuove idee più artistiche e di maggior impatto emotivo venissero intraprese. Le classi dell'indirizzo grafico hanno perciò allestito un set fotografico presso la panchina rossa di via Primo Maggio, mentre i ragazzi dello scientifico distribuivano materiale informativo del Punto Donna e volantini riguardanti le iniziative culturali che il Comune ha dedicato a questa ricorrenza. In Piazza del Comune poi Valentina Vella, già vincitrice lo scorso maggio del concorso "Una poesia nel cassetto 6" ha letto una sua poesia dal titolo "Una panchina rossa", mentre la vincitrice territoriale del concorso fotografico della Gazzetta dello Sport, Carola Maiocco, scattava foto dell'evento. Dare risonanza a questa iniziativa che riguarda ormai un'emergenza sociale è stato importante per le classi perché anche con l'arte, la poesia e la cultura si potranno cambiare le coscienze e insegnare il rispetto in famiglia e nella scuola.
Prof.ssa Cristina Plumari