Oggi si sente spesso parlare di surriscaldamento globale, crisi climatica o inquinamento, soprattutto grazie alla nascita di movimenti
di sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente. Il più famoso è il movimento “Fridays for Future”, nato in risposta all’attivismo della giovane svedese Greta Thunberg, che a soli 15 anni, dopo un’estate con temperature da record, siccità e numerosi incendi boschivi, si rese conto della gravità dell’emergenza climatica e decise di non voler più aspettare che fossero i governi ad agire. Perciò decise di iniziare scioperare e, il 20 agosto 2018, si presentò davanti al Parlamento svedese con un cartello con un messaggio chiaro: “Sciopero scolastico per il pianeta”. Greta continuò a scioperare per ben 20 giorni, fino alle elezioni politiche in Svezia, con la richiesta di attuare misure contro il riscaldamento globale e le emissioni di CO2. Ma le sue proteste non si fermarono dopo le elezioni, infatti continuò a scioperare ogni venerdì, seguita da milioni di altri ragazzi in tutto il mondo che seguirono il suo esempio. Nasce così il movimento “Fridays for Future”, che si batte pacificamente per la difesa dell’ambiente.
Nonostante questa presa di coscienza sulle problematiche legate alla crisi climatica, molte persone si sentono ancora distanti dal problema perché pensano che sia esclusivamente legato a decisioni politiche. In realtà si può fare moltissimo anche nella propria vita quotidiana, infatti il nostro stile di vita incide molto sull’ambiente che ci circonda. Uno dei problemi più grandi legati all’inquinamento del pianeta è lo smaltimento dei rifiuti che finiscono in mare o nella natura. Per questo è importantissimo limitare gli sprechi e fare la raccolta differenziata per far sì che i rifiuti vengano riciclati o smaltiti correttamente. Il metodo più efficace per ridurre i rifiuti è quello di smettere di usare gli oggetti monouso, per passare ad alternative riutilizzabili, che oltre ad essere ecosostenibili, permettono di risparmiare molti soldi. Ne sono un esempio piatti, posate o bicchieri di plastica che possono essere sostituiti con quelli compostabili o ancora meglio con quelli lavabili. Sarebbe anche consigliabile evitare di comprare le bottiglie di plastica, ma utilizzare bottiglie in vetro e borracce che possono essere riempite al rubinetto oppure nei numerosi distributori d’acqua presenti a Nichelino. Sempre in cucina, bisognerebbe ridurre gli sprechi di cibo, senza comprare più del necessario e conservando gli avanzi di cibo in contenitori da mettere in frigo. Inoltre, è un’ottima pratica quella di utilizzare le buste di stoffa per fare la spesa al supermercato. Si può diventare più sostenibili anche scegliendo i giusti prodotti per la cura della persona. Anche per il ciclo mestruale esistono prodotti ecosostenibili, come per esempio gli assorbenti lavabili o la coppetta mestruale.
Chi invece vuole fare qualcosa in più e agire attivamente, potrebbe a partecipare ad eventi sulla sostenibilità che prevedono la pulizia di parchi pubblici, rive dei fiumi o spiagge. L’organizzazione di volontariato Plastic Free www.plasticfreeonlus.it organizza eventi in tutta Italia per radunare volontari che credono nell’importanza di salvaguardare l’ambiente. Anche nella città di Torino hanno già organizzato vari eventi per ripulire i parchi dalla plastica, come quello del Valentino, della Colletta e più recentemente proprio vicino a Nichelino. Il 24 giugno i volontari che hanno collaborato per Plastic Free si sono radunati davanti al Mausoleo della Bela Rosin.
Non basta essere consapevoli di questo grande problema e puntare il dito contro i governi, bisogna anche agire e dare il proprio contributo, ognuno di noi può fare la differenza!
Gaia Modenese