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Dom, Dic
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Biblioteca civica, un'opera incompiuta

Civis
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“Siamo contrari a qualsiasi tipo di sistemazione provvisoria, perché lo sappiamo tutti che qui nulla è più definivo del provvisorio”. Non c’è che dire, questo monito calza a pennello per descrivere la vicenda della Biblioteca civica di Nichelino.

La frase è tratta da un volantino del Comitato di Quartiere Castello, datato 1991, e si riferiva appunto alla biblioteca che a quel tempo doveva ancora nascere.  Sotto la spinta del comitato sarebbe stata costruita di lì a poco nel punto in cui si trova oggi, ma di fatto è rimasta un’opera incompiuta. In via provvisoria, giustappunto, fu deciso di allestire solo un piano, per ospitare temporaneamente al piano terreno la ludoteca. A parte il problema di spazio, i due servizi non sono mai stati propriamente compatibili: di sotto i bambini giocano e – giustamente – rumoreggiano; al piano superiore per studenti e lettori dovrebbe aleggiare un tranquillo silenzio. Ma passi: in fondo ci vuole un po' di pazienza, dato che si tratta di una sistemazione provvisoria…

In particolare la biblioteca Arpino non è dotata di sale per riunioni, corsi, convegni, incontri con gli autori e quant’altro. Fino a prima della pandemia questi eventi erano numerosi e la sala di volta in volta era allestita spostando tavoli e sedie in mezzo agli scaffali dei libri.

Così, di provvisorio in transitorio, sono transitati quasi trent’anni.

L’ampliamento della biblioteca è entrato a far parte dei cicli stagionali o per meglio dire preelettorali, come il nuovo ospedale e l’interramento della ferrovia.  Puntualmente l’assessore di turno risponde piccato. “Il completamento della Biblioteca? Certo che lo facciamo!”.

Il copione si ripete: ci sono i progetti, ci sono i finanziamenti, bisogna solo decidere dove spostare la ludoteca, ma il posto non si trova e a questo punto il ciclo ricomincia.

Tralasciamo le puntate precedenti.  L’ultima era iniziata nel 2015. Erano arrivati contributi dalla Compagnia di San Paolo, dalla Regione e dal Bando Periferie per quasi 200 mila euro.  Nel 2018 erano stati approvati lo studio di fattibilità e il progetto definitivo con una previsione di investimenti di 1.300.000 euro.  La ludoteca avrebbe dovuto trasferirsi nell’ex piscina di XXV Aprile, dopo la prevista ristrutturazione, mentre nell’edificio di via Turati, insieme alla biblioteca, avrebbe dovuto essere riallestito anche l’ufficio Informagiovani!  A un certo punto – arriviamo al 2019 - l’intervento è stato stralciato dal piano triennale delle opere pubbliche, anche se nel frattempo è stato affidato l’incarico per la redazione del progetto esecutivo e quindi teoricamente l’intervento si pensa di portarlo avanti.  Per carità, c’è stato un anno e più di lockdown totale o parziale e nessuno pretende che di qui a pochi mesi partano e si completino i lavori. Però al momento nell’ex piscina di via XXV Aprile è tutto fermo e la ludoteca è sempre lì.

A meno che si consideri esaustivo l’ampliamento della biblioteca civica “G. Arpino” con la creazione di alcune postazioni “provvisorie” di lettura all’esterno dell’edificio per esigenze di distanziamento, tornando così all’adagio iniziale per cui non c’è niente di più definitivo del provvisorio. È pur vero che da tempo l’utenza della biblioteca ha manifestato l’esigenza di disporre di spazi opportunamente attrezzati, sia all’interno dell’edificio che nell’area esterna circostante, per eventi e manifestazioni culturali. Ma l’impressione è che non basti piazzare provvisoriamente qualche sedia in cortile.