Elezioni amministrative spostate in autunno in seguito all’emergenza COVID. Con buona pace di partiti e candidati che così avranno qualche mese in più
per presentarsi alla cittadinanza invadendo i social con le loro proposte.
Fenomeno strano quello delle elezioni amministrative, questa volta ancora più accentuato. Sarà la crisi, sarà il lockdown: è scattata una voglia di candidatura senza precedenti.
Nascono e rinascono una miriade di liste civiche, partitini, ognuno con i suoi candidati, complice anche una modifica alla legge che limita a meno di 70 il numero delle firme necessario per presentare una lista e un candidato sindaco.
Diciamolo, è una cosa un po’ strana. Nulla da dire sullo spirito di partecipazione che, guarda caso, improvvisamente irrompe nella vita di tante persone, ma allora perché nelle tante attività di volontariato nel sociale si fa fatica a trovare qualcuno che regala un po’ del suo tempo e delle sue capacità per far crescere la città? E poi quando ci sono le elezioni invece tutti si scatenano per promuovere il benessere dell’amata Nichelino….
Sarà mica che in molti sono attirati da un posticino al sole?
D’altra parte non è un fenomeno nuovo.
Se si guarda al curriculum (...almeno a quello pubblicato sui social) di molti politici in carica, ora come in passato, alla voce “lavoro” si legge “Assessore presso…” oppure “Consigliere presso...”.
Ecco allora che quello che dovrebbe essere un servizio con al massimo un rimborso spese si trasforma in un posto, con la tendenza a farlo diventare anche un mestiere che dura nel tempo.
Questo non è bello. Chi decide di operare in posti pubblici per la città dovrebbe avere, e qualcuno sicuramente ce l’ha, un background professionale in qualche settore. Un politico deve sapere di digitale, di organizzazione, servono competenze giuridiche e gestionali che non si inventano e che si acquisiscono lavorando nelle professioni, in azienda, nelle associazioni del terzo settore organizzate sul territorio.
Tutto questo dovrebbe valere ancora di più ora con una struttura del Comune indebolita dalle molte uscite senza ricambio e con risorse economiche sempre più scarse.
Non guasta un consiglio in vista delle elezioni. Prima di votare la candidata o il candidato che magari sono bravi affabulatori o presentano un volantino ben fatto oppure si fanno promotori della difesa di non so chi o dell’offesa di non so che cosa, chiediamoci e chiediamogli che cosa fanno attualmente nella vita: aiuterà a scegliere le persone giuste per governare la città nei prossimi anni.
N.C.