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Dom, Dic
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Un nuovo masterplan per Stupinigi

Civis
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Attraverso i decenni le idee e i progetti per recuperare il complesso di Stupinigi non sono mancati.

Spesso si sono arenati o sono rimasti nel libro dei sogni. Intanto purtroppo le ingiurie del tempo si stanno portando via autentici gioielli storici e paesaggistici come il Castelvecchio, il medievale Castello di Parpaglia (nella foto)  o i cascinali  che si affacciano sul grande viale che conduce alla Palazzina.

La Regione Piemonte ora prova a reinterpretare il ruolo di capofila di diversi enti, parti in causa nell’opera di recupero e valorizzazione di Stupinigi: Fondazione Mauriziano, Ente Parco, Comuni di Nichelino, Candiolo, Orbassano, Beinasco, Vinovo, Città di Torino, associazioni attive sul territorio, produttori agricoli locali, fondazioni bancarie di San Paolo e CRT che già in passato avevano avuto un ruolo importante.

Adesso sul piatto c’è un nuovo masterplan di 50 idee per intercettare fondi comunitari per circa 25 milioni di euro. “La nostra grande esperienza nella progettazione europea e nella gestione di bandi di finanziamento sarà messa a disposizione di questo territorio, che ha enormi potenzialità e sta per fare un salto di qualità dotandosi di un sistema di governance moderno, snello ed efficace”, ha dichiarato Umberto Fava dell’Agenzia Lamoro che ha curato il masterplan presentato in Regione. Sono diversi i settori coinvolti:  turismo ecosostenibile, promozione delle produzioni agricole agroalimentari locali e recupero del patrimonio immobiliare. Sono attesi importanti interventi d i restauro conservativo sulle esedre, i fabbricati rurali e la chiesa barocca della Visitazione di Maria opera del Prunotto continuatore dello Juvarra. l’obiettivo è un’operazione strutturale  di riqualificazione a 360 gradi che va dall’inserimento di Stupinigi nella rete di piste ciclabili (come VENTO ed EuroVelo8), ad un rinnovato sviluppo turistico del polo museale fino ad una maggiore valorizzazione del parco. La speranza è che si risolvano annose questioni come la pedonalizzazione dell’area e il trasporto pubblico verso Stupinigi.

Come già avvenuto in passato il banco di prova sarà il passaggio dalla fase progettuale a quella operativa. Emblematico il caso della circonvallazione di Borgaretto. Era uno dei presupposti per trasformare Stupinigi in una grande isola pedonale eliminando la strada provinciale per Orbassano che attraversa il parco. L’opera era iniziata nel 2008, ma soltanto il primo tratto è stato realizzato;  per il resto è stato un susseguirsi di problemi burocratici, ricorsi, contenziosi con ditte appaltatrici, rifinanziamenti, annunci e proclami delle varie amministrazioni che si sono susseguite. Un film già visto, come da copione che ormai caratterizza la nascita di buona parte delle opere pubbliche. Qualche volta si sa quando iniziano, ma di sicuro non si sa quando finiscono.