Il 5 maggio 1945 fu il giorno della liberazione dell’ultimo campo di sterminio nazista: Mauthausen.
Considerato impropriamente come semplice “campo di lavoro”, fu di fatto tra i campi nazisti il solo campo di punizione e di annientamento attraverso il lavoro forzato, soprattutto nella vicina cava di granito. In tantissimi morirono di denutrizione e di stenti.
In questo luogo vennero deportati, per motivi politici e razziali, migliaia di italiani antifascisti, operai delle fabbriche in sciopero, partigiani e militari che rifiutarono l’adesione alla R.S.I, ossia i soldati I.M.I. (Internati Militari Italiani).
Purtroppo la data della Giornata della Memoria (27 gennaio, giorno di liberazione del campo di Auschwitz) non è condivisa da tutti, perché non si può dimenticare che negli altri campi i deportati (non solo ebrei) soffrirono e morirono ancora per mesi.
In tutti i campi i deportati portavano un contrassegno in stoffa di diverso colore che indicava la ragione della deportazione: rosso per i politici (principalmente oppositori e partigiani), verde per i delinquenti comuni, viola per i testimoni di Geova, rosa per gli omosessuali, celeste per gli apolidi, nero per gli “asociali” (vagabondi, disabili, prostituite) e con la stella di David gli ebrei. Per i militari che si rifiutarono di combattere a fianco dei tedeschi e dei fascisti dopo l’8 settembre, davanti al numero di internato in segno di disprezzo veniva posto il numero zero per dire che erano una nullità, cioè degli schiavi.
L’Amministrazione Comunale, a seguito del progetto “Nichelino non dimentica” presentato dal Gruppo Officine della Memoria, l’anno scorso ha installato una targa commemorativa in piazza Martiri della Libertà, in cui sono riportati il testo del Giuramento di Mauthausen e i nomi dei cittadini nichelinesi che hanno subito la deportazione (41 tra partigiani, militari I.M.I. e civili più 4 cittadini onorari).
Per ricordare la ricorrenza del 5 Maggio il Gruppo Officine della Memoria organizza per il giorno sabato 3 maggio 2025 alle ore 9,30 una visita al museo delle Carceri Le Nuove di Torino (dove furono imprigionati anche partigiani nichelinesi).
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi alla libreria il Cammello via Stupinigi 4 (Palazzo Prestige) e-mail
Gruppo Officine della Memoria
Gianni Villa