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Dom, Dic
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La Liberazione vista con gli occhi di un bambino

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In occasione dell’ottantesimo anniversario del 25 aprile, l’Associazione Idea ha realizzato il progetto “Manifesti di Resistenza”.
 A Nichelino dal 18 aprile sono affissi manifesti su cui è presente un QR code. Scansionandolo con il proprio smartphone, è possibile visionare un documento video che tocca nel profondo: “La Liberazione vista con gli occhi di un bambino”, una testimonianza diretta e autentica di Pasquale Coniglio, classe 1930, nato e cresciuto nelle campagne della Calabria durante gli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, arrivato a Nichelino negli anni '60.

Attraverso i suoi ricordi, Pasquale ci accompagna in un viaggio nel passato fatto di silenzi rotti dalle sirene, di sguardi preoccupati e pasti sempre più scarsi. Ma, insieme alla paura e alla fame, emergono anche la meraviglia e la speranza di un bambino che, pur inconsapevole della portata storica degli eventi, percepiva sulla propria pelle i cambiamenti di un Paese in lotta per ritrovare se stesso.

La narrazione è semplice, ma intensa. Pasquale racconta i bombardamenti visti da lontano, la povertà quotidiana, ma anche i piccoli gesti di solidarietà e i primi segnali della fine dell’occupazione nazifascista. Ogni parola porta con sé il peso della memoria, ma anche la leggerezza dello sguardo infantile che sa trovare luce anche nelle tenebre.

Il video si chiude poi con un coro di voci dal mondo: amici e amiche, italiani e non, che offrono i loro saluti e riflessioni per la Festa della Liberazione. Un mosaico di accenti, volti e pensieri che ci ricorda come il valore della libertà sia universale e condiviso, un bene prezioso che va custodito e trasmesso di generazione in generazione.

A firmare il progetto è Paolo Coniglio, nipote del protagonista, che ha voluto regalare al pubblico non solo un documento storico, ma anche un gesto d’amore verso la memoria familiare e collettiva. “È un omaggio a mio nonno, ma anche a tutti coloro che hanno vissuto quegli anni con dignità, Resistenza e speranza”, afferma Paolo.

In un tempo in cui le testimonianze dirette della guerra si fanno sempre più rare, questo video rappresenta un’occasione preziosa per ricordare, riflettere e celebrare. Perché la libertà non è solo una parola da pronunciare ogni 25 aprile, ma una responsabilità da coltivare ogni giorno.