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Nuova campagna di restauri per Stupinigi

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Riqualificazione delle aree di ingresso e accoglienza al pubblico, nuove aiuole di fronte alla Palazzina e restauro di una parte del parco storico,

ripristino dell’ala di Ponente che consentirà di riattivare il percorso museale ad anello, apertura al pubblico di un percorso nascosto nel seminterrato e inoltre, nei primi mesi del 2024, tornerà, dopo il restauro, anche la carrozza di Napoleone temporaneamente esposta a Venaria.

Sono questi i principali interventi che, tra la fine del 2023 e il 2025 verranno portati avanti alla Palazzina di Caccia di Stupinigi grazie ad alcuni finanziamenti che la Fondazione Ordine Mauriziano è riuscita ad ottenere da fonti diverse. Serviranno anche per risistemare altri beni come S. Antonio di Ranverso e Staffarda.

Nella Palazzina alcuni interventi sono già stati realizzati o sono in fase di completamento.

Anzitutto le aiuole del parterre di ingresso: negli scorsi anni molte delle siepi di bosso erano seccate e sono state sostituite, in parte con aiuole che fioriranno nelle diverse stagioni garantendo un bellissimo colpo d’occhio a chi proviene da Viale Torino.

Sono già praticamente terminati i lavori di restauro degli atrii di passaggio laterali e della sala di accoglienza della Palazzina che si presenta oggi come una nuova area riallestita con il recupero degli affreschi del primo Novecento, intervento realizzato dal Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale.

La Fondazione Ordine Mauriziano ha ottenuto i fondi del PNRR tramite il bando del ministero della Cultura dedicato ai parchi e ai giardini storici, finanziato dall’Unione Europea attraverso i fondi NextGenerationEU, per il progetto di restauro del Parco Storico che si pensa di rendere accessibile nei primi mesi del 2025. Verrà recuperato il disegno originale con relativa componente botanica.  La restante parte del giardino resterà invece chiusa per proteggere alcune specie protette.

Il pezzo forte sarà l’attività di restauro dell’ala di Ponente che consentirà di ripristinare l’originario percorso museale “ad anello” che si chiudeva con la sala dove un tempo era esposta la carrozza napoleonica, che presto ritroverà una nuova specifica collocazione in Palazzina. 

Verranno progressivamente resi di nuovo visitabili gli spazi dell’ala ovest, chiusi al pubblico da circa 10 anni: la Galleria di ponente e gli Appartamenti del re Carlo Felice. In questo caso il finanziamento principale deriva dal Ministero della Cultura, per un totale di 5 milioni di euro, a cui va aggiunto un ulteriore finanziamento di 350 mila euro da parte della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Storico Artistici e Culturali di Torino.

Completamente sconosciuto, verrà risistemato e aperto al pubblico il seminterrato della Palazzina dove un tempo veniva gestita l’attività che permetteva la vita di corte ai piani superiori: dallo straordinario impianto di riscaldamento canalizzato ad aria basato su caldaie, alla lavanderia, ai locali per la preparazione del cibo e l’approvvigionamento idrico.  

Meno ad effetto, ma indispensabili, sono anche i lavori per la messa a norma degli impianti. Verrà poi risistemato l’archivio storico presente nella Palazzina nella manica dei pompieri, fondamentale anche per effettuare correttamente le opere di restauro recuperando i documenti progettuali originali.

Vanno poi citati gli interventi di messa in sicurezza di Castelvecchio che è pericolante, realizzati direttamente dal Ministero della Cultura, con un investimento di 3 milioni e 200 mila euro e gli interventi di recupero delle cascine di cui si sta occupando la Regione Piemonte.

Come si vede, un bel programma per valorizzare la Palazzina di Caccia. “Servirebbe – sostiene la Presente della Fondazione Ordine Mauriziano Licia Mattioli – un maggiore intervento pubblico. Sino ad oggi prevalentemente le attività sono autosostenute grazie all’impegno della squadra della Fondazione, con sinergie certo che però andrebbero aumentate se si vuole veramente avere una svolta”.

Il problema, immutato nel tempo, resta quello della Fondazione Ordine Mauriziano che ha in dotazione un patrimonio immenso che però va gestito e manutenuto con costi enormi oltre che valorizzato.

Di parole e promesse in passato ne sono state fatte tante, in questo caso almeno si parla di interventi concreti, già partiti o in via di partenza, il cammino per far diventare la nostra piccola Versailles un punto di attrazione ancora maggiore continua.

Paolo Colombo