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Dom, Dic
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Una scuola sempre al passo con i tempi

Iniziative
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Le voci gioiose dei bambini che si sentono in sottofondo, il sorriso della Presidente Chiara Barberis che ti accoglie nel suo ufficio:

è il primo impatto che si ha entrando nella scuola per l’infanzia San Matteo di Nichelino e tutto questo mette già buon umore.

Una scuola che ha un cuore antico, il primo battito risale al lontano 24 novembre 1861 quando il sindaco Giuseppe Colombo presiedette una seduta del consiglio comunale di Nichelino che deliberò “l'istituzione di un giardino d'infanzia”. L'allora pievano don Pietro Milone offrì “la spesa delle minestre da offrirsi ai bambini poveri”: 500 lire pagabili a rate nei primi tre anni in cui “sarà attuata la desideratissima istituzione”.

In una società rurale, quale era quella della Nichelino di allora, vi fu qualche opposizione da parte di alcuni proprietari terrieri, l’istruzione non era troppo ben vista, rubava braccia all’agricoltura, ma alla fine nell’ottobre 1866 l’Asilo d’Infanzia incominciò a funzionare in un locale della Parrocchia in via Stupinigi, dove oggi c’è la casa canonica a fianco dell’ENGIM.

Da allora centinaia e centinaia di bambini hanno trascorso gran parte della giornata in compagnia delle suore del Cottolengo, sostituite poi dalle sorelle di Maria Ausiliatrice e successivamente dalle Povere figlie di San Gaetano che hanno proseguito l’opera di istruzione e hanno lasciato la scuola nel 2006.

In particolare si ricorda suor Costanza, che nel 1956 ottenne i fondi per far costruire l'attuale edificio di via San Matteo, dopo ore ed ore di anticamera in Comune e davanti all'ufficio del professor Valletta, amministratore delegato della Fiat. Si racconta che Suor Costanza fosse particolarmente cocciuta e che in queste ore di attesa passasse il tempo a recitare il Rosario, ma alla fine lo scopo fu raggiunto.

Successivamente, grazie all’impegno e alla dedizione dei Presidenti Evasio Garavello e Giovanni Aliberti, nel 1991 la scuola materna ha ottenuto il riconoscimento di persona giuridica di diritto privato e nel 2001, dopo l’approvazione del nuovo statuto, è diventata scuola paritaria inserita nel sistema nazionale di istruzione svolgendo un servizio pubblico.

“Dal 28 settembre 2023 la scuola materna S. Matteo ha cambiato il suo volto, la sua veste – spiega ora la Presidente Chiara Barberis – ha modificato il suo statuto e con l’iscrizione al RUNTS è entrata a far parte degli enti del terzo settore mantenendo la sua identità di scuola cattolica.
La scuola potrà avere erogazioni liberali a suo favore, ad esempio il 5 per mille che ognuno può sottoscrivere compilando il 730 e inoltre potrà partecipare a bandi pubblici ampliando le sue possibilità di finanziamento, mantenendo inalterati i rapporti con l’amministrazione comunale per quanto concerne la convenzione in base alla legislazione regionale”.

Il nuovo statuto prevede un’organizzazione più strutturata, incentrata sugli organi statutari che sono il Consiglio di Amministrazione, il Presidente, il Vicepresidente e il Segretario Generale nonché figure giuridiche di controllo che garantiscono la corretta gestione della scuola.
L'associazione è senza fini di lucro.  Per diventare soci è sufficiente presentare una richiesta al Consiglio di Amministrazione e garantire il versamento di una modica quota annua.

In questi ultimi anni, grazie ad una buona gestione, sono state fatte numerose opere di miglioramento e ammodernamento quali il rifacimento dell'area esterna giochi con posa di prato sintetico e l’adeguamento giochi; l'installazione dell’impianto fotovoltaico, la sostituzione di tutti i serramenti con nuovi infissi rispondenti alle nuove normative per isolamento termico ed acustico, il rifacimento dell'intero piano terra con costruzione di nuove aule rispondenti ai nuovi regolamenti di edilizia scolastica.

“Tutto ciò – prosegue Chiara Barberis - è stato effettuato senza gravare sulle famiglie mantenendo invariate le rette e senza ricevere alcun aiuto dagli enti pubblici. Con l’Amministrazione comunale viene stipulata una convenzione che prevede la concessione di un contributo per il funzionamento della scuola, impegnata a diversificare le rette in base al reddito delle famiglie. Ci piacerebbe che in Comune fossero più consapevoli del servizio che rendiamo alla comunità perché le attività e le esigenze non sono più quelle di 20 anni fa, servirebbe un sostegno economico più consistente e puntuale in quanto gli aiuti erogati dalla Pubblica Amministrazione non sempre vengono corrisposti nei tempi previsti”. Attualmente la scuola ospita 160 bambini di cui 144 nelle 7 sezioni infanzia e 16 nella sezione primavera con personale docente, ausiliario e di cucina che si prende cura di loro, per un totale di 19 persone.

Nella struttura c’è una mensa fresca con menù concordati e approvati dall’ASL locale, la scuola è inserita nel territorio nichelinese, partecipa alle attività della rete scuola della città, ai progetti di accessibilità sul tema della disabilità e a molti eventi con le altre scuole. Resta, come nella tradizione, una scuola cattolica, con la presenza del parroco don Davide nel Consiglio di Amministrazione.

Ogni anno in base al progetto didattico si cerca di individuare elementi di crescita che possano interessare il bambino coinvolgendo anche le famiglie. Quest’anno si parla dello spazio con i suoi pianeti con una visita finale al planetario; vengono inoltre offerti diversi laboratori pomeridiani in preparazione all’ingresso alla scuola primaria.

“Sono orgogliosa di questa scuola - conclude Chiara Barberis - è una squadra sul lavoro e una famiglia fuori dal lavoro, seguiamo con attenzione particolare i bambini che presentano qualche difficoltà ed hanno bisogno di essere accompagnati insieme alle loro famiglie per superarle.
C’è il rammarico per la chiusura della scuola di Regina Mundi, mi auguro ci sia la possibilità di riprendere la sua attività perché sul territorio di Nichelino c’è grande richiesta di questi servizi.
Per rispondere alle sollecitazioni che ultimamente ci sono pervenute pensiamo che non ci siano ostacoli a collaborare alla ripartenza, ma senza aiuti economici rimane una semplice utopia”.

Quasi 160 anni di vita e non sentirli, grazie all’attività dei soci, dei volontari impegnati nella gestione, del personale che ci lavora e con questa nuova organizzazione, questa realtà è ben attrezzata per continuare a fornire un servizio prezioso a molte famiglie di Nichelino.

Paolo Colombo