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Dom, Dic
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Un calendario in piemontese

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Visto il successo delle precedenti edizioni anche per il 2022 la “Famija Nichelineisa” ha realizzato l’“armanach piemontèis, un calendario interamente in lingua piemontese.

“Genè, fërvé, mars…Dumìnica, lun-es, màrtes…”: non solo i nomi della settimana e i mesi sono rigorosamente in dialetto, ma anche quelli dei santi.

“Quest’anno il nostro sodalizio si è trovato a risentire ancora di tutte le criticità che la pandemia virale ci ha riservato – spiega Pier Bartolo Piovano curatore della pubblicazione - in riferimento alla cultura, alla gestione sociopolitica, ma soprattutto in ambito di relazioni con le persone e con la nostra Città. Abbiamo pertanto deciso, nel rinnovare il nostro calendario, di affidarci ad un percorso di ‘resilienza’ per investire in cultura delle relazioni, con particolare attenzione ai valori condivisi e condivisibili, facendo ricorso allo strumento poetico”.  

Sulla retrocopertina del calendario sono infatti riportante alcune poesie in piemontese, “për nen dësmentié” (per non dimenticare). Tre poesie sono di un nichelinese doc, Orazio Ottaviani (classe 1929!): una parla di una “dolce” tradizione legata alla festa patronale di San  Matteo, un’altra narra con ironia una vicenda ...che vede tra i protagonisti la “bagna cauda”, la terza rievoca mestieri scomparsi. Le altre poesie sono di Umberto Ghiron, attento cultore della “lenga piemonteisa”. “Una sorta di messaggio anche per le nuove generazioni, non più arroccate su divisioni etniche generazionali, ma disponibili a recepire con curiosità ed interesse un’antica modalità di comunicare e relazionare”, aggiunge il dott. Piovano.

La parte iconografica quest’anno è costituita da una serie di suggestive fotografie a cura del Fotoclub 4Clik sul tema “luoghi della fede a Nichelino”.  Dodici immagini scandiscono i mesi dell’anno. In ordine di apparizione troviamo a gennaio un inconsueto scorcio interno della chiesa antica della Santissima Trinità con la balconata dell’organo dove sono riprodotti lo stemma dei Conti Occelli ed alcuni strumenti musicali. Seguono la cappella di San Rocco nei pressi della cascina Rusca e la poco nota cappella intitolata al Trapasso di San Giuseppe all’interno della cascina Buffa che anticamente ospitava un convento. Per il mese di maggio troviamo un primo piano della statua di San Giovanni Paolo II alla Crociera che è stata una delle prime statue realizzate in Italia in memoria del grande pontefice polacco.

Il calendario continua con uno scorcio interno della chiesetta intitolata a San Quirico e Santa Giulitta, uno dei più antichi edifici religiosi della città. Per il mese di agosto c’è un’inedita immagine del pilone di San Rocco, compatrono di Nichelino; l’edicola votiva ai bordi della vecchia strada per Vinovo è stata recentemente ed accuratamente restaurata. Per il calendario 2022 concludono questa carrellata il pilone della Madonnina (...che necessita invece di lavori di restauro), la statua di San Pio da Pietrelcina, la cappella del Cimitero e il battistero della chiesa antica.