“Storie di Nichelino – Un cascinale che diventa città” è il titolo di un libro che sarà presentato martedì 21 settembre ore 21 presso la Fiera di San Matteo.
L’autore è Gianni Villa che è uno dei volontari più attivi del Gruppo Officine della Memoria, avviato quattro anni fa con lo scopo di raccogliete documentazione, far conoscere e approfondite la storia di Nichelino.
Il volume, edito da Graphot Editrice, reca la presentazione del sindaco Giampiero Tolardo e la prefazione dello storico Gianni Oliva. Il lavoro è un segnale del rinnovato interesse verso la storia locale, intessuta di tante vicende non meno importanti nella vita delle persone rispetto ai fatti narrati nella “grande storia”. Il Gruppo Officine della Memoria ha preso le mosse da alcune iniziative maturate all’interno delle scuole per allargare la propria attività a tutta la cittadinanza realizzando una serie di opuscoli divulgativi e organizzando visite guidate sugli angoli più caratteristici di Nichelino, compresa una mostra sui documenti d’archivio.
Tutte queste iniziative nell’ultimo anno hanno registrato una battuta d’arresto, ma il gruppo ha comunque mantenuto viva la propria pagina facebook implementandola con altro materiale. Gianni Villa così si è messo a scrivere per raccogliere quanto è emerso in questa esperienza.
“Dal modo poco gentile con cui venne chiamata Nichelino questo libro vuole portare alla conoscenza delle sue vere origini e sfatare il detto del “luogo del nulla” – spiega - Il libro ripercorre la sua storia da paese agricolo a città industrializzata. Si inizia raccontando la sua origine per poi passare alla spiegazione corretta di due elementi che erroneamente fino a pochi anni or sono hanno caratterizzato il suo nome e quindi l’origine del nome e del suo stemma”.
Un viaggio attraverso tre secoli, da quando Nichelino divenne autonoma da Moncalieri, anche se le tracce di questo borgo sono assai più antiche.
“Un cascinale che diventa città” è il sottotitolo emblematico del libro. Nel corso degli ultimi decenni Nichelino ha vissuto una trasformazione accelerata. “Passando alla sua storia nei secoli si arriva al contributo offerto in vite umane durante le due guerre, approfondendo i 20 mesi di lotta partigiana – continua Gianni Villa - Si scopre la volontà di emergere da città dormitorio con il suo sviluppo socio-culturale per arrivare ad elencare i suoi beni storici ancora esistenti”.
Non poteva mancare in questo libro sulle storie nichelinesi una sezione dedicata all’illustre frazione di Stupinigi, annessa al territorio comunale nel 1869. “Nichelino non è solo un luogo fatto di case, ma è anche luogo di storia e di cultura che conserva ancora intatta una delizia del Barocco Piemontese - sottolinea Villa - La sua principale bellezza è data dalla palazzina di caccia, ma in questo libro si parla di tutto ciò che circonda Stupinigi e che ha una rilevanza storica dalle cascine alla chiesa parrocchiale e al Castelvecchio”.
Gianni Villa prosegue il suo tour nella storia nichelinese: “Che bello sarebbe poter nuovamente fare il bagno nel Sangone, prendere il sole nella sua spiaggetta sentendo la canzone “Sangon Blues” di Gipo Farassino. Sono 325 anni di storia … basterà questo libro per raccontarli? Le mie ricerche continuano”.