Il bowling è una tra le discipline sportive più praticate e seguite negli Stati Uniti. Ora anche Nichelino ha la sua campionessa.
In Italia è stato riconosciuto dal CONI come sport solo nel 1988. Nel nostro Paese il bowling è in continua crescita, ma poco pubblicizzato sia dai giornali che dal web nonostante i successi ottenuti anche a livello internazionale. Basti pensare alla straodinaria impresa della nazionale italiana maschile che a Hong Kong nel dicembre 2018 conquistò il titolo mondiale a squadre battendo in finale per 2-0 i fortissimi giocatori americani, tutti professionisti. Tra i campioni di quel memorabile quintetto il piemontese Marco Reviglio.
Ora anche Nichelino ha avuto, a livello nazionale, l’onore di salire sul gradino più alto del podio: la nostra concittadina Elisa Straforini ha ottenuto il titolo di campionessa d’Italia cat. F3 vincendo la finale del campionato italiano singolo femminile che si è svolta a Torino, egregiamente organizzata al King Funmily di via Monginevro 242/5, le cui piste sono considerate tra le migliori d’Italia.
Racconta Elisa, atleta dell’ASD. Amici del King: “Il percorso per arrivare alla finale, dopo aver vinto il titolo regionale e superato le fasi eliminatorie, non è stato facile e in più, a differenza di quanto si può pensare, giocare in casa per me non ha costituito un vantaggio in quanto mi ha richiesto una maggior resistenza alla pressione imposta dalla gara. Deconcentrarsi anche solo per pochi attimi può rendere vano tutto quello che hai fatto fino ad allora. Naturalmente sono necessari un soddisfacente grado di forma fisica e la miglior acquisizione possibile delle tecniche di gioco. Avere mira e fare strike conta, ma prima devi studiare la strategia di lancio, osservare l'evolversi dell'oliatura della pista che cambia durante la partita ad ogni passaggio delle bocce e adeguarsi. E poi occorre essere rilassati, la differenza la fa tua mente. Fino all’ultimo non pensavo di vincere. Sono riuscita a gestire l’emotività, a isolarmi e tutto è venuto automaticamente, ero dentro una bolla, così concentrata che sganciando la boccia io e lei eravamo un tutt’uno che rotolava verso i birilli!”
Dopo una lunga pausa Elisa conclude: “Incredibile, il boato finale… tutti mi stavano dicendo che avevo vinto l’oro e io ero ancora talmente concentrata che non mi rendevo conto, stentavo a crederci e continuavo a chiedere conferme, un’emozione indescrivibile. Poi la premiazione, una vera e propria festa, avvenuta con il mio Presidente Silvio Genchi che mi ha sostenuta in ogni momento della gara, il mio maestro di tennis Gigi Dalvit, i miei compagni di squadra e i tantissimi giocatori/amici di altre squadre, comprese le ragazze che, anche se escluse dalla finale, sono rimaste a fare il tifo per me. Un ringraziamento particolare anche a tutto lo staff del King Funmily e ad Angelo Parrello e Luisa Porzio della direzione per il loro supporto”.
Come è nata questa tua passione? “15 anni fa avevo smesso per motivi di lavoro. Da tre anni ho ripreso ad allenarmi e a gareggiare. Devo ringraziare Erik, mio marito e Alessandra Morra, il mio coach, per aver creduto in me che ho sempre amato questo sport”. Sono le persone che Elisa cita spesso durante la nostra intervista e con le quali condivide questo grande successo, ottenuto anche grazie al supporto discreto e silenzioso della sua famiglia. Ma oltre a tutto ciò la sua determinazione e il suo impegno hanno giocato un grande ruolo perchè il raggiungimento di certi obbiettivi, oltre alle doti naturali, “comporta la costanza di svolgere almeno due allenamenti settimanali, poi durante i festivi si è quasi sempre in giro per tornei in tutta Italia, utili anche per scalare il ranking italiano”.
Prospettive per il futuro? “Migliorarmi. Il prossimo anno passerò in 2^ categoria per cui sarà ancora più impegnativo”.
Prossimi impegni? “La finale italiana di AS (Squadra da 5) che si svolgerà in Veneto e la Finale nazionale del Woman in Flowers in Lombardia dove parteciperanno le migliori giocatrici di tutte le regioni d’Italia”.
A chi consiglieresti questo sport? “Il bowling è uno sport per tutti e per tutte le età, indipendentemente dalle qualità atletiche. I benefici sono molti, sia fisici che psicologici. Con la tecnica giusta non si fa fatica. Inoltre la sua prerogativa è il rispetto dell’avversario”.
Il rapporto tra atlete? “C’è una sana rivalità durante la gara, ma tanto rispetto e amicizia, tant’è che spesso dopo ci si incontra e si conclude la giornata con una pizza insieme”.
Potrebbe essere utile introdurlo nelle scuole fin dai primi anni? “Sicuramente questo sport è consigliato anche ai più giovani e si potrebbe integrare nei progetti scuola, proprio per avvicinare i ragazzi insegnando disciplina e rispetto, scoprendo che oltre un divertimento per il sabato sera con gli amici o le famiglie, c’è tutta una struttura federale pronta ad insegnare questo sport complesso con istruttori preparati dislocati sul territorio nazionale”.
Con Elisa ha fatto strike anche Nichelino.
Franco Alessio