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Centro Nuoto getta la spugna

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La cosa sicura è che per l’emergenza Covid le piscine resteranno comunque chiuse fino a dicembre. E’ un’autentica nuova mazzata per il settore natatorio.

C’è molta amarezza, per non dire rabbia, nei commenti  dei responsabili del Centro Nuoto Nichelino. Poche parole contenute nel Dpcm di fine ottobre hanno di fatto vanificato gli sforzi per riaprire l’impianto di via Vittime di Chernobyl dopo mesi di forzata inattività. “Ci hanno detto che per garantirci un futuro lavorativo, dovevamo rispettare rigidi protocolli e lo abbiamo fatto – si legge in un post del C.N.N - Ci hanno detto che per poter effettuare la nostra attività sportiva di base, dovevamo diminuire i numeri in corsia e lo abbiamo fatto, con i costi di utenze che sono rimaste e con l’aggravante dei costi dei presidi dettati dai protocolli. Siamo stati i primi a chiudere ancor prima che la gente comprendesse il significato della parola lockdown  ed oggi ci richiudono, nonostante siamo stati i soli a sentirvi e seguirvi alla lettera”.

In effetti la piscina comunale di Nichelino si era distinta per la rigida applicazione delle norme anti covid. Tra l’altro è abbastanza controverso, ai fini del contagio, il livello di pericolosità del nuoto rispetto ad altri sport decisamente più problematici.

Ma tant’è, un nuovo perentorio blocco è arrivato. Si aggiunge dal Centro Nuoto:  “chiudiamo con la consapevolezza che abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo, abbiamo lottato con le unghie e con i denti per permettere al nostro futuro di essere sereno, ma la verità è che noi ultimi tra gli ultimi siamo coloro che senza diritti siamo sacrificabili. La storia che siamo sportivi e che prendiamo le cose con una filosofia diversa non regge più. Ora basta!!!”

Nei mesi tra la primavera 2020 gli introiti della piscina comunale si erano praticamente azzerati, a fatica e a ranghi ridotti era ripresa la programmazione dei corsi e dell’attività agonistica per l’autunno/inverno e per la prima parte del 2021  Al di là dello sfogo, c’è il rischio concreto che la riapertura della piscina comunale slitti a data da destinarsi e questo, anche solo ai fini manutentivi e di mantenimento in esercizio dell’impianto, si profila come un vero disastro.