Qatar 2022: il Mondiale di calcio più discusso e meno voluto
Al via il Mondiale di calcio, a cui gli italiani purtroppo ancora una volta assisteranno senza poter partecipare. Questa è sicuramente una delle edizioni più discusse della storia dei Mondiali per diverse ragioni: data, luogo, organizzazione, tutte ragioni che hanno portato moltissime squadre e moltissimi tifosi ed addetti lavori a lamentarsi fino al giorno prima dell’inizio della competizione
Sono diverse le squadre che partono con l’etichetta di favorita: la Francia, campione del mondo 2018, che dovrà difendere il titolo con la sua stella Mbappè, ma senza Pogba a centrocampo; l’Argentina di Messi (probabilmente al suo ultimo Mondiale), detentrice dell’ultima Coppa America; il Brasile, con Neymar e le sue nuove giovani stelle ed il Portogallo di Cristiano Ronaldo (anche lui quasi sicuramente all’ultimo Mondiale) e dei giovani talenti esplosi negli ultimi anni (Bernardo Silva, Rafa Silva, Rafael Leao).
D’altro canto ci sono altre Nazionali piene di talenti che potranno dire la loro in una competizione anomala come il Mondiale di quest’anno: Inghilterra (finalista agli Europei), Belgio, Spagna. Nonostante la mancanza del nostro tricolore, per gli appassionati di calcio sarà molto difficile stare lontani dalla TV per vedere le partite.
Tra qualche giorno scopriremo quale squadra sarà più in forma e potrà vincere …e magari a gennaio ci ritroveremo a parlare di quanto questo Mondiale avrà influito sul prosieguo del nostro campionato.
Moto GP: Pecco Bagnaia campione del mondo!
Quest’anno il campionato si è rivelato uno dei più belli del decennio: tantissimi giovani e tantissime case costruttrici che hanno lottato per la vittoria scontrandosi fino all’ultima curva. A spuntarla alla fine è stato Pecco Bagnaia: al ducatista basta il nono posto nell’ultima gara di Valencia vinta da Rins su Suzuki. Nonostante la Ducati abbia già vinto da tempo il campionato costruttori, la vittoria per la classifica piloti si è combattuta fino all’ultima gara, con Quartararo che aveva 23 punti da recuperare a Bagnaia ed ha concluso l’ultima gara al quarto posto, ma non è bastato. Quello di Pecco è un successo storico: infatti, la Ducati torna finalmente a festeggiare un titolo piloti 15 anni dopo Stoner, ma soprattutto un pilota italiano è di nuovo campione del mondo 13 anni dopo l’ultimo acuto di Valentino Rossi. Oggi il cielo è ancora una volta dipinto dei colori italiani, grazie a questo giovane talento ed alla Ducati, che stanno lavorando splendidamente assieme.
Formula 1: Verstappen domina, la Ferrari con tanti rimpianti
Anche se il Mondiale non si è ancora concluso, la Red Bull ha dominato un campionato che, dopo le prime gare, sembrava poter essere combattuto fino all’ultima gara. Invece, sia per i tanti errori della Ferrari sia per la bravura nello sviluppo della monoposto da parte della casa austriaca, Max Verstappen l’ha fatta da padrone raggiungendo il record di vittore in una singola stagione. La Red Bull ha conquistato il campionato costruttori, grazie anche al secondo pilota Perez giocandosi la seconda posizione nella classifica piloti con Charles Leclerc.
La Ferrari invece ha molte domande da porsi, non tanto sulla monoposto, che è risultata sempre ai livelli della Red Bull, quanto sui meccanici e sulle strategie di squadra, che hanno spesso fatto la differenza in negativo. I piloti Leclerc e Sainz hanno commesso pochi errori e si sono rivelati una coppia performante e coesa, che può dare tante soddisfazioni al cavallino nel prossimo futuro.
La Mercedes ha fatto il percorso inverso rispetto alla Ferrari: hanno ammesso di aver sbagliato la realizzazione della monoposto, ma hanno lavorato molto meglio sugli sviluppi ed in termini di strategie all’interno delle varie gare, raccogliendo tanti punti sugli errori degli altri.
Sicuramente la Red Bull parte favorita in vista del prossimo anno (nonostante le multe date alla Red Bull per irregolarità riscontrate nel campionato 2021, che si applicheranno nel prossimo Mondiale).
Alod