Alla fine, ce l’hanno fatta e sono saliti sul gradino più alto del podio.
Il Sunshine Gospel Choir si è aggiudicato la vittoria al “How sweet the sound “, la prima edizione europea del celebre concorso americano, che ha visto sfidarsi sul palco della Royal Albert Hall di Londra i migliori ensemble di gospel. Una competizione tra le più importanti a livello internazionale, organizzata da Donald Lawrence, compositore e cantante vincitore del Grammy Award, e dedicata alla travolgente forma di espressione canora che si concretizza attraverso voci possenti, ritmo e gioia nell’esprimere il senso della vita.
“Essere arrivati primi - spiega Alex Negro, direttore del coro - e’ stata una piacevole sorpresa che ci ha riempito di orgoglio. Conosciamo i nostri mezzi e sappiamo il livello raggiunto, ma non ce lo aspettavamo. Per noi era già tanto essere riusciti a calcare il prestigioso palco londinese”. Invece l’ensamble torinese, per l’occasione formata da sessanta coristi da lui diretti, accompagnati dalle voci soliste di Rosanna Russo e Joe Nicolosi e dai musicisti Paolo Gambino, Mario Bracco, Federico Memme e dal nichelinese Michele Bornengo (nella foto), ha trionfato.
“Ci siamo esibiti davanti ad una platea di cinquemila spettatori. Erano tutte persone non solo appassionate di gospel, ma dei veri e propri cultori. Tant’ è che hanno dimostrato di conoscere a memoria i brani e hanno cantato partecipato attivamente ballando e cantando insieme a noi”.
Essere risultati i migliori nella categoria “large choir” è motivo di soddisfazione anche per il fatto che a giudicarli e’ stata una giuria di super esperti composta da Karen Gibson MBE, fondatrice del Kingdom Choir, Bazil Meade MBR del London Community Gospel Choir e Muyiwa Olarewaju OBE, cantante cantautore e presentatore radiofonico.
Non è la prima volta che il Sunshine Gospel Choir si porta a casa un successo. Tra i tanti si è aggiudicato il titolo di miglior coro italiano al Gospel Jubilee Award. Inoltre, il gruppo, attivo dal 1996, si è esibito in chiese piazze teatri e pure programmi tv. Quest’ultimo riconoscimento va a coronare un sogno lungo oltre un quarto di secolo. “Possiamo dire - conclude Alex Negro - che sia un premio alla carriera perché è da 28 anni che lavoriamo insieme con passione e professionalità. Vedere lo staff americano, il pubblico presente applaudire e tributarci una standing ovation ci ha ripagato dei sacrifici fatti fino ad ora”.