A ottobre 2024 è mancato all’età di 78 anni Beppe Molino, storico dipendente del Comune di Nichelino.
Da parecchio tempo era in pensione, era arrivato qui negli anni 70’, anni ricchi di entusiasmo, di sperimentazioni, di novità. In quegli anni sono nati servizi e progetti che hanno caratterizzato positivamente la nostra città e che sono ancora attuali.
Nichelino è stato uno dei primi in Italia a istituire i soggiorni marini per anziani, un servizio ancora presente ai giorni nostri.
I primi due pullman partirono per Rimini con a bordo un gruppo di anziani, alcuni dei quali non avevano mai visto il mare, a guidare quella prima spedizione c’era Beppe Molino che ha continuato ad occuparsi dei soggiorni marini per tutta la sua vita lavorativa e in modo volontario anche da pensionato.
Dopo i primi soggiorni, cresce tra gli anziani la voglia e l’esigenza di incontrarsi, di socializzare ed è così che il Comune decide di ristrutturare una ex scuola materna che diventerà il Centro Sociale e per Anziani “Nicola Grosa” e dare la responsabilità del coordinamento di tutte le attività a Beppe Molino.
Gli anziani potevano incontrarsi, giocare a carte o a bocce, partecipare ai corsi di ginnastica dolce, alle feste danzanti, alle gite, ai soggiorni marini, usufruire del servizio mensa, degli uffici comunali, del patronato e dell’infermeria.
Nei primi anni 80’, il Comune di Nichelino bandisce un concorso per Educatori dei Centri Socio-Riabilitativi. Il primo collaboratore di quel gruppo di educatori è stato Beppe Molino che a messo a disposizione tutti i servizi e le attività del centro Grosa e così è nata quella che oggi chiamiamo sinergia tra servizi, ma allora era accompagnata anche da grande entusiasmo e voglia di collaborare.
Beppe Molino ha favorito l’inserimento delle persone diversamente abili in tutte le attività, alcuni facevano ginnastica nei gruppi degli anziani, altri partecipavano ai soggiorni con gli anziani, si mangiava tutti insieme nella mensa frequentata dagli anziani, dai dipendenti comunali, dagli impiegati delle banche, dagli operai delle ditte dei dintorni. Era l’occasione di incontrarsi, di conoscersi, di rispettarsi senza pietismo ma con pari dignità, e nascevano delle belle amicizie. Oggi si direbbe che si è trattato di un vero progetto di inclusione sociale.
Beppe Molino, persona di grande cultura, coerente con le sue idee, ma aperto e attento ai cambiamenti della società, dotato di una sottile ironia e con una qualità che solo i grandi hanno, non si prendeva mai sul serio.
Beppe era soprattutto un uomo che sapeva relazionarsi con gli altri e questa nella vita è una delle cose più importanti, per questo ha lasciato un bellissimo ricordo in tutte le persone che hanno avuto la fortuna di incontrarlo.
C.V