In questa estate ’24 c’è da registrare la bella impresa di alcuni ciclisti del G.S. Polesano di Nichelino
(Claudio Audisio, Michele Molfese, Cesare Strafile e Mauro Trapella) che in bici hanno scalato la vetta ciclistica più alta d’Europa, il mitico Col de la Bonnette (2.802 metri di quota) percorrendo l’anello classico della Vinadio -Vinadio di 163 chilometri e 4.200 metri di dislivello.
Questo percorso era inserito in un circuito, denominato 8° Prestigioso Valsusino 2024, a cui il gruppo nichelinese sta partecipando e che consiste in 30 mitiche salite del Piemonte/Valle d’Aosta e Alpi Francesi
Per la performance al Col de la Bonnette la giornata era ideale. La temperatura era adeguata, la partenza è avvenuta alle ore 7.30 da Vinadio, con l’assistenza dell’auto ammiraglia del G.S. Polsano capitanata del presidente Roberto Bottin coadiuvato da Gilberto Zambello. I ciclisti si sono avviati sulla strada, molto bella sul piano paesaggistico, per raggiungere il primo colle, il Colle della Lombarda (2.351 m. s.l.m.), situato al Km 29, lasciando sulla destra il panoramico santuario di Sant’Anna di Vinadio. Dopo 8 Km di dura salita si scollina verso la rinomata stazione sciistica di Isola 2000 per poi raggiungere più a valle il paese. Dopo un breve tratto di pianura i ciclisti hanno imboccato la strada (40 km di salita ed un dislivello di 2.100 m.) che porta alla mitica salita del Col de la Bonnette. Nel luglio di quest’anno la vetta è stata scalata anche dai professionisti del Tour de France 2024 e costituisce da sempre uno dei grandi classici per generazioni di campioni. Questo è il punto più elevato mai raggiunto dal Tour e rappresenta un traguardo decisamente significativo per ogni ciclista. La strada culmina con il periplo della cima e un anello in quota di circa 2 km che raggiunge la massima elevazione di 2.802 metri sul livello del mare.
Arrivati sulla vetta, dopo la foto di rito il gruppetto del G.S. Polesano ha poi affrontato la discesa, fino ai piedi dell’ultima asperità, il Colle della Maddalena (2.000 m.), con 16 km di salita un po’ meno impegnativi. Dopo tanta strada nelle gambe e le forti pendenze affrontate in precedenza i chilometri di quest’ultimo strappo si sono comunque fatti sentire portando il gruppo verso il traguardo di Vinadio dopo una lunga e bellissima discesa di 37 km.
In tutto dieci 10 ore di bici. Complimenti per l’impresa!