Se si dovesse indicare in positivo una persona rappresentativa di Nichelino il titolo va a Beppe Boccardo.
Ci ha lasciati il 12 marzo 2023, a 96 anni di età, quasi all’improvviso, perché fino all’ultimo è stato pieno di energia e gioia di vivere. La stima e l’affetto di cui ha saputo circondarsi nella sua lunga vita è stato testimoniato da una vera e propria folla che ha voluto rendergli l’ultimo saluto nella parrocchia Maria Regina Mundi, proprio di fronte al suo “regno”, quel forno e quella panetteria della Crociera che per decenni lo hanno visto al lavoro. Si sono aggiunti centinaia e centinaia di messaggi di cordoglio e gratitudine via social.
Aveva iniziato a fare il “panatè” nel 1937, come garzone, praticamente da bambino. A Nichelino si era messo in proprio nel vecchio forno del paese in via Torino, vicino al Municipio, e dal 1947 si era trasferito alla Crociera in via dei Martiri.
Infinite notti a preparare il pane per la mattina del giorno dopo, quando gli altri andavano a dormire. Una passione, un’arte, più che un mestiere: Giuseppe Boccardo fu a lungo anche presidente dell’associazione panificatori di Torino e provincia, perché una delle cifre del suo generoso impegno fu proprio la dimensione sociale e collettiva.
E poi Beppe Boccardo fu impareggiabile maestro di convivialità con il suo “Club del Sergent”, dove puntualmente invitava una schiera di amici per trascorrere indimenticabili momenti di gioia e di festa. Tra i moltissimi ricordi ecco un breve scritto di due amici, Gianni e Donatella, che ben riassumono una vita. “Nichelino è rimasta orfana del suo più grande e onorevole cittadino, Beppe Boccardo, l’eterno Amico di tutti. Grazie alla sua bontà e soprattutto disponibilità, ha allietato ben tre generazioni di Nichelinesi. Il Sergent da lui stesso enfatizzato con l’epiteto di “Sergentass”, avrebbe dovuto essere immortale: andare da Beppe Boccardo era sinonimo di festa, quelle belle e grandi feste di famiglia d’altri tempi, dove bocce, carte, vino e sanbajun non mancavano mai, ma soprattutto trovavi il suo sorriso che ti dava la carica e il buonumore; immancabili le sue pizze e le torte chilometriche. Ahimè, Beppe chiude un capitolo irripetibile e Nichelino perde un grande punto di riferimento. Beppe l’anfitrione dell’ospitalità rappresentava l’ identità della nostra vecchia Nichelino, quella autentica”.
Nella sua vita operosa non sono certo mancate le fatiche, ma ha saputo anche dare gioia a se stesso e agli altri. Ceduto da tempo il timone dell’azienda al figlio, Beppe Boccardo è stato comunque sulla breccia fino all’ultimo. “Per noi è stato semplicemente e meravigliosamente Nonno Beppe, un maestro di vita - così lo ricordano i nipoti – Ci ha insegnato cosa vuol dire amare per sempre. Ci ha insegnato il valore del sacrificio e del lavoro, con la gioia di un bambino facendo panettoni e grissini. Ci ha insegnato che nonostante le avversità la vita bisogna sempre affrontarla con un sorriso”.