Marito, padre, nonno, amico, collega di grande valore.
Persona umile, onesta, dignitosa, di grande cuore e sempre allegro, nonostante una vita di sacrifici e di sofferenza fisica”. Così scrive Monica nella lettera di commiato al papà che è mancato a 83 anni. Primo Fontana, emigrato in Piemonte dal Veneto a soli 15 anni, ha svolto i lavori più umili e nel 1968 era diventato bidello-custode alla scuola Rodari a Nichelino, ruolo ricoperto per molti anni con grande dedizione e orgoglio. Ha sostenuto sempre colleghi, insegnanti, bambini e genitori che avevano bisogno, come ricorda un’ex alunna: “era il mio, il nostro bidello che si prendeva cura di tutti sempre con gentilezza”.
“Papà ci ha insegnato il rispetto, il perdono e a donare sempre senza apettarsi nulla in cambio. Ha fatto anche volontariato, qui nella Parrocchia della Fiducia, ha aiutato a costruire i campi di bocce. Siamo rammaricati perché in questi ultimi mesi, ricoverato in ospedale, a causa della pandemia, non abbiamo potuto dargli conforto, coccole, cure, affetto, abbracci. Solo video chiamate in cui percepivamo le sue richieste di aiuto, i suoi pianti. È mancato così in solitudine, non abbiamo potuto donargli ciò che lui ha sempre dato a noi: l’amore, l’amore per la vita. Riposa in pace e donaci da lussù i tuoi sorrisi, la tua forza. Ciao papà ti vogliamo bene”