“Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce”. Il bene non fa notizia, ma sono tante le persone che in silenzio dedicano parte del loro tempo per il prossimo.
La storia che vogliamo raccontare è quella del sig. Oreste Sivera che ha raggiunto la casa del Padre il 4 marzo all’età di 85 anni. Oreste era una persona molto discreta, una bella persona, schietta dalla battuta pronta, detta spesso in dialetto piemontese, che ha costruito la sua famiglia insieme alla sua amata Maria Pia con sacrificio, con impegno, affrontando le difficoltà con coraggio e godendo delle gioie che la vita gli ha donato.
Noi vogliamo ricordarlo immaginando di vederlo davanti al Signore, mentre presenta su un piatto della bilancia i suoi peccati e sull’altro il bene che ha fatto. Scopriamo, grazie agli amici del Direttivo della sezione AVIS di Nichelino, che Oreste è stato uno dei suoi primi fondatori e donatori. Negli anni Settanta era entrato a far parte della Croce Verde e fu tra quelli che subito dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980 si offrì di portare le roulotte a chi aveva perso tutto. Nell’ ottobre del 1985 un brutto incidente, mentre era alla guida dell’ambulanza, lo costrinse a letto ingessato per lunghi mesi interrompendo così il suo impegno diretto.
Oreste aveva un talento speciale per la falegnameria, innumerevoli i suoi lavori fatti per gli amici, per i vicini di casa. In particolare vogliamo ricordare quelli realizzati per la Scuola Materna San Matteo dove ha restaurato tutti gli armadietti dei bambini e la casetta per i giochi in cortile. Ha anche restaurato l’inginocchiatoio usato per i matrimoni nella chiesa della Santissima Trinità.
Il Signore guardando la bilancia potrà certo notare che pende molto dalla parte del bene fatto da Oreste. Vogliamo credere che lo accoglierà a braccia aperte e con una battuta in piemontese.
C.V.