Benedetto Vitale, 70 anni, è al suo secondo libro di poesie.
Da quando è in pensione ha potuto dedicarsi con rinnovato entusiasmo alla sua passione: la poesia. La prima raccolta “Un Nisseno e la sua poetica” era incentrata sull’amore per la propria terra e per le proprie radici.
Nato a Caltanisseta, dopo il diploma da ragioniere Benedetto Vitale ha lasciato la Sicilia per venire a lavorare a Torino, prima come contabile in alcune aziende poi come assistente amministrativo alle dipendenze del Ministero della Pubblica Istruzione fino al 2010.
Un ragioniere che scrive versi, la poesia è un potente strumento per restare in contatto con la parte più vera e profonda della vita. In questo secondo libro, che si intitola “Camminare con la Poesia”, traspare la tensione verso i grandi temi dell’esistenza: l’amore, i sentimenti, l’infinito, l’eternità. In un mondo che ha perso di vista ampi orizzonti le riflessioni di Benedetto Vitale rappresentano un salutare colpo d’ala sulla superficialità imperante.
Scrive per diletto, per trovare le parole che riescano ad esprimere quello che ha dentro, intanto la ricerca continua. Il titolo della raccolta rievoca il metodo compositivo dell’autore che spesso elabora i primi versi durante le sue passeggiate. Camminare aiuta a pensare; tornato a casa il ragionier Benedetto si siede a tavolino e completa le sue liriche nella versione definitiva. Il cammino con la poesia non si ferma mai.
AMO L’IMMENSO
Orizzonti senza confini non guardano più
il Mondo
verso il cielo di un mattino, sognano confini
senza bandiere,
i ruscelli senza tempo corrono lungo le sue
scogliere innalzate verso il mare.
Spazi di luce contro i sogni, vivono un momento
di gloria,
Io non vedo la sua luce custodita nell’ombra degli
alberi
che circondano il suo Mondo.
Supero gli abissi del profondo incanto, sognerò con te
che sei nel cielo, infinite sponde lungo il mio percorso
senza sosta né dolore.
Amo l’immenso senza senso, io ti ricorderò senza
il tuo nome,
amerò il tuo candore e finirò il mio respiro nello
spazio di un mattino,
come un’alba che nasce a primavera con i
confini
dell’amore e di te o mio Signore…
Benedetto Vitale