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Prendi fiato con Ivo nel cuore!

Volontariato
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Il torneo AMICI DI IVANO, giunto all’undicesima edizione, è una competizione di calcio a cinque amatoriale

riservata a giovani e adulti che si incontrano per giocare e fare beneficienza.

Nelle ultime edizioni è stato aggiunto il torneo di volley (misto uomo/donna) su erba sintetica, e quest’anno è partito quello di basket. Questo torneo è nato per mantenere viva la memoria di un giovane morto prematuramente in un incidente stradale a 29 anni, Ivano Statilio, un calciatore della squadra di calcetto amatoriale sponsorizzata da sempre dall’azienda CANTELLI SCALE di Nichelino. Da questo triste evento è nato il memorial “Amici di Ivo”, organizzato dai suoi amici e compagni di squadra, per trasformare il dolore di questa triste scomparsa in risorsa per la comunità, poiché si raccolgono fondi da destinare in beneficienza e per il bene della collettività.

La manifestazione si è svolta a settembre, presso l’oratorio ALEX TAMBURELLO della parrocchia Madonna della Fiducia, in orario serale. Hanno partecipato 20 squadre di calcio, 9 di volley e 6 di basket per un totale di circa 300 giocatori. Per organizzare il tutto hanno lavorato con passione circa 50 volontari dell’associazione Noi Fiducia S.D.- A.P.S.

L’Associazione “NOI FIDUCIA S.D. - APS” è il braccio operativo della parrocchia Madonna della Fiducia e San Damiano, da sempre ha avuto un occhio di riguardo per le famiglie, per i giovani in difficoltà, per la realtà sociale e del mondo del lavoro. Anche in questa occasione i suoi volontari si sono messi al servizio della comunità, accogliendo le persone con attenzione e gioia.

Parte del ricavato è stato dato alla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica - Gruppo di Sostegno Nichelino con cui sono stati suddivisi gli introiti ricevuti dagli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa. Questa associazione è presente nel nostro territorio e sostiene ed accompagna i soggetti affetti da questa patologia e i loro famigliari.

Vedere una comunità all’opera può essere sorprendente. Le energie e le risorse messe in moto per il torneo “Amici di Ivano” sono molte e le realtà che collaborano, creando rete e sinergie, aumentano di anno in anno, per questo motivo abbiamo pensato di raccogliere alcune testimonianze al fine di far conoscere questa esperienza.

Massimo Pezzuto, mister della squadra TDC, composta da un gruppo di amici che dal 1997 si dilettano nel calcio a 5 e a 8 a livello amatoriale, in cui giocava anche Ivo.
“Questa 11ᵃ edizione è stata per noi entusiasmante e sorprendente, perché nonostante le note difficoltà dovute al Covid, siamo riusciti a radunare più di 300 atleti. Abbiamo coinvolto diversi sponsor e soprattutto abbiamo avuto l’onore di condividere l’evento con il gruppo di sostegno Fibrosi Cistica.

Ogni sera hanno partecipato anche altre persone che hanno assistito alle partite e hanno condiviso con noi lo spirito e le finalità del torneo. Abbiamo deciso di fare questo torneo in Parrocchia perché è il luogo più idoneo per onorare Ivo…lui ha iniziato a giocare a calcio proprio in oratorio.

Nella parrocchia Madonna della Fiducia ci siamo sentiti a casa”.

Stefano Pezzuto è uno degli organizzatori del torneo e uno dei giocatori:
“Organizzare questo torneo è da una parte molto faticoso e dall’altra soddisfacente e appagante. Il calcio è lo sport che ci aiuta maggiormente a ricordare Ivo, un po' perché era il suo sport, un po' per i suoi valori, cioè il mettere in campo la voglia di vincere, di giocare, l’agonismo. Si cerca di giocare al massimo, ma con educazione. Le proteste, i contrasti avvengono in maniera pacata. Cerchiamo di mettere in campo solo gli aspetti positivi dello sport”.

Lorenzo Pompei di We Got Game ci parla del basket.
“We Got Game nasce come Associazione di Promozione Sociale nel 2013 per promuovere gli sport di strada. Ora è un collettivo di amici che si impegna a costruire e/o a ripristinare Aree Pubbliche attrezzate con campi da gioco nelle Periferie metropolitane, attraverso delle raccolte fondi e la sensibilizzazione fatta direttamente sul territorio.

All’inizio noi giocavamo nel piazzale della Coop, poi siamo riusciti a ripristinare un campo da basket nell’area pubblica di via Nenni, organizzando vari tornei.

I ragazzi che organizzano il torneo “Amici di Ivo” ci hanno coinvolto per inserire anche il basket nella manifestazione. È stato un evento multi sport splendido. Abbiamo trovato l’organizzazione molto buona e la grafica ottima. Si è respirato un’aria densa di amicizia, voglia di far festa e senso di comunità”.

Alessio Coluccia, giocatore di pallavolo
“Ho partecipato a questo torneo per il secondo anno e la mia squadra si chiama “Insieme per caso” perché siamo un gruppo di persone che si ritrovano per giocare insieme solo per questo torneo. L’aspetto simpatico è che per il secondo anno di fila siamo riusciti ad arrivare primi! Trovo sorprendente la dedizione e l’unione di tutti i volontari, la forza degli organizzatori che ogni anno cercano di ampliare la manifestazione, quest’anno ad esempio è stata aggiunta una nuova disciplina, il basket ed è stato dato spazio allo stand per la ricerca per la fibrosi cistica.”

Luigina D’Oto, volontaria
“Per me è stata una settimana di servizio gioioso nel punto di ristoro: è stato bello vedere tanti giovani e meno giovani accomunati dall’amicizia e dallo sport per fare beneficienza. Ogni sera dopo aver finito anche le varie operazioni di pulizia si tornava a casa stanchi, ma con il cuore contento: è proprio vero che c'è molta gioia nel dare, nel mettersi a disposizione degli altri. Credo che nelle nostre comunità bisognerebbe riuscire a creare più momenti di aggregazione come questo”.

 

QUI ORATORIO DELLA FIDUCIA…

Don Gianfranco Sivera, Parroco Madonna della Fiducia.  Il motivo per cui anche quest’anno si è svolta questa manifestazione è legato all’esperienza vissuta da tanti giovani con Ivano, che è mancato 11 anni fa e che da allora viene ricordato tutti gli anni dai suoi amici. Questa circostanza ha permesso di mettere in atto una settimana di aggregazione, di incontro, di possibilità di dialogo con tanti ragazzi, ma anche adulti del territorio, affinché possano sentirsi parte di una realtà più ampia che si occupa di loro e che per loro mette a disposizione risorse, strumenti, strutture e potenzialità di ogni genere.

Questo evento è un’opportunità per tutti i ragazzi del territorio di incrociare persone più grandi di loro, che possono in qualche modo stimolarli a continuare l’attività sportiva in un ambiente che è buono, sano, accogliente, genuino e che soprattutto offre loro la possibilità di apprendere, scoprire e sperimentare qualità e talenti  

È un ulteriore occasione per renderci conto di come sia importante creare iniziative di questo genere per vincere la situazione di individualismo, di solitudine, di chiusura che soprattutto a causa della pandemia, tanti ragazzi stanno soffrendo e vivendo”.

 
Stefano Cuccu
è l’educatore della parrocchia e come tale ha partecipato in diverse vesti all’evento.  Il primo da educatore: “questo è il mio sesto anno di servizio presso la Madonna della Fiducia e ho vissuto, anche se molto superficialmente, la preparazione dell’evento. L’ho visto però entrare, diversi anni fa, nella programmazione e ho potuto respirare l’entusiasmo con cui è stato proposto, la scrupolosità con cui veniva organizzato e la massima attenzione in fase di realizzazione.
Il secondo da giocatore: “mi ha dato l’opportunità di vivere dei momenti con persone che per un motivo o per l’altro faccio fatica a vedere e questo è diventato un appuntamento fisso in cui ritrovarsi, in amicizia e ricordarmi ogni anno che devo fare più sport!!
Il terzo da spettatore: “chi gioca, chi guarda, chi mangia un panino con una bibita fresca e tutti si godono questo momento di festa, sì perché l’aria è quella della festa. La bellezza rilevata in ogni volto incrociato, in ogni gesto di accoglienza, in ogni modo di sopportare le critiche, di accettare le incomprensioni, di portare l’evento ad essere uno dei pochi a cui molti dicono “a questo torneo non posso proprio mancare”. Tutte queste cose insieme fanno pensare alla logica di Dio, perché quando torni a casa senti di aver fatto il pieno di cose belle, di cose buone, di bene. E allora lascio a voi rispondere alla domanda ‘ma Dio può passare attraverso queste cose?’ Se ci siete stati immagino la risposta, altrimenti: non sapete cosa vi siete persi...

Bruno Guglielmino è uno dei volontari dell’associazione Noi Fiducia e il suo incarico è stato quello di accogliere le persone all’ingresso e di far rispettare le normative vigenti.
“Abbiamo svolto questo compito con molta attenzione. All’ingresso veniva chiesto a tutti il Green pass, controllata la temperatura e fatte sanificare le mani. Un altro dei nostri compiti era quello di evitare che si creassero degli assembramenti. Per noi è stato importante svolgere la manifestazione in sicurezza. Ho notato grande collaborazione da parte di tutti i giocatori nel sottostare alle norme e questo ha contribuito a creare un clima di divertimento e di serenità”.

Antonio Saffioti, volontario:
“Da tre anni collaboro come volontario in questa manifestazione. Il mio compito è quello di servire dolci e bibite. Per me è stata una settimana bellissima, ogni giorno aspettavo con gioia l’arrivo delle 19 per iniziare il mio servizio. È bello vedere i ragazzi che si impegnano mettendo anima e corpo in questa attività. Mi è rimasto impresso il momento della premiazione in cui si è potuto ricordare Ivo, ragazzo che resterà nel cuore di tutti ed ho apprezzato molto la presenza dei rappresentanti delle Istituzioni.  

Massimo Miletto, volontario e giocatore:
“Ho iniziato a partecipare al torneo con la mia squadra di calcio anche se non conoscevo Ivo di persona, poi sono stato coinvolto come volontario. È bello poter dare una mano per questo torneo, soprattutto in questo periodo di pandemia, in cui le relazioni sociali sono state molto limitate. Il poter stare insieme, giocare, fare sport in questo momento è molto positivo. Stare in cucina lo trovo divertente, siamo diventati una squadra ed ognuno di noi ha un compito. In questa manifestazione ci sono persone che partecipano restando nascoste, ad esempio vorrei ringraziare il panificio Boccardo che quest’anno ci ha donato i panini”

 

SOSTEGNO ALLA RICERCA SULLA FIBROSI CISTICA

La fondazione Ricerca Fibrosi Cistica – Onlus è la prima realtà italiana dedicata agli studi per nuove cure della malattia. Si avvale del lavoro di oltre 140 delegazioni e gruppi di sostegno su tutte le regioni italiane e conta più di 10.000 volontari. Le delegazioni hanno un numero elevato di volontari e raccolgono molti fondi. I gruppi di sostegno hanno numeri più piccoli, ma possono crescere col tempo ed in seguito trasformarsi in delegazioni. Io ho iniziato da sola. Sono partita dalla vendita dei ciclamini, il ricavato delle mie vendite lo giravo alla fondazione. Ho iniziato a partecipare all’incontro annuale di tutti i volontari che la Fondazione Fibrosi Cistica organizza a Verona. In questa occasione si fa il punto della situazione sulla ricerca, sulla sperimentazione delle nuove cure e sulle attività da affrontare per l’anno successivo.

Poco alla volta sono cresciuta, ho iniziato ad allestire i banchetti davanti alle scuole, mi sono appoggiata al negozio di un mio amico per vendere i panettoni. Ho creato delle campagne e dei gadget solo nostri, ad esempio il disegno sulle felpe è stato realizzato da mia figlia e tutto il ricavato, escluso il costo vivo delle felpe e delle maglie, viene devoluto in beneficienza. Tutto questo riesco a farlo grazie all’aiuto ed al sostegno degli amici che mi supportano sempre.

Gli stessi amici che mi hanno messa in contatto con gli organizzatori del torneo di IVO e mi è stato chiesto di partecipare e collaborare alla manifestazione. In questa settimana abbiamo incontrato e conosciuto persone generose, disponibili ad aiutarci, anche nel concreto dell’allestimento, montare e smontare il gazebo, anche sotto la pioggia, e che hanno partecipato alle donazioni.

Per noi far conoscere questa patologia è fondamentale e non sempre la gente che incontriamo è disponibile, spesso è dubbiosa. È stata un’esperienza molto positiva, divertente e con una formula allegra. Personalmente mi è piaciuto il modo di comunicare attraverso i video e le interviste lo svolgimento della settimana. Ringrazio, attraverso questo articolo, tutta la comunità di volontari della associazione Noi Fiducia e il parroco Don Gian Franco Sivera.

Chiara Graziani

Gruppo di sostegno Fibrosi Cistica