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Spazio Utim - Dare risposte sui centri diurni

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Difficoltà più o meno oggettive si frappongono alla piena ripresa, dopo il lockdown, delle attività dei Centri diurni socio-terapeutici per persone con disabilità intellettiva/autismo in situazione di gravità.

Ciò crea notevoli disagi a utenti e famiglie, dato che con la ripresa lavorativa per molte di esse è rimasto il problema di come assistere il proprio congiunto non autosufficiente, ancora a casa pur avendo diritto alla frequenza del servizio.

Ricordiamo infatti che il Centro diurno è prestazione socio-sanitaria garantita dalla Sanità,  esigibile in quanto LEA, Livello essenziale di assistenza. Pertanto, il servizio deve essere obbligatoriamente fornito, in funzione del bisogno e non delle risorse disponibili che, se mancano, vanno comunque trovate, come ancora una volta ha confermato la giurisprudenza con una recente  sentenza, la n. 1/2020, del Consiglio di Stato.

La riapertura dei Centri diurni paga gli effetti dei rigidi protocolli sulla sicurezza per utenti e operatori, causa Coronavirus, già previsti dalla Regione Piemonte. Le prime linee di indirizzo in merito sono del 5 maggio; le successive, ancora più stringenti, del 19 giugno con la Dgr 38/2020.

Anche nel nostro territorio i Centri diurni sono stati riattivati in maniera funzionale con ritardo, a partire dal 7 settembre. E non per tutti gli utenti, e non a tempo pieno: uno dei cinque centri diurni è ancora chiuso, e mediamente la frequenza è ridotta a meno della metà di quella precedente al lockdown.

Di queste forti criticità se ne è discusso di recente in Comune a Nichelino in una specifica Commissione consiliare politiche sociali, indetta dalla consigliera Roberta Monticone, ascoltate anche la direttrice dell’AslTo5 e la referente area handicap del Cisa12. 

Successivamente, nel corso del Consiglio comunale del 30 settembre, è stata discussa e votata un’ importante mozione che impegna Sindaco e Assessori a superare le difficoltà ancora esistenti sui Centri socio-terapeutici.

La mozione, proposta dalla consigliera Federica Berti ed approvata da tutto il Consiglio Comunale di Nichelino, presieduto da Franco Ripani, individua le principali criticità esistenti, con l’obiettivo di dare una scrollata all’attuale posizione di stallo dei servizi, impegnando il Sindaco e la Giunta a:

- pervenire, con l’AslTo5 e il Cisa12, ad un potenziamento dei servizi domiciliari, sostitutivi e/o integrativi del Servizio LEA attuale;

- definire un cronoprogramma per la piena ripresa delle attività dei Centri diurni per ogni utente, e assicurare che tale piano venga comunicato alle famiglie e attuato nei tempi indicati;

- valutare la possibilità di offrire spazi aggiuntivi, alternativi ai Centri diurni per poter riprendere le attività a tempo pieno ma in totale sicurezza, sia per gli utenti che per gli operatori, riportando l'offerta ai livelli pre-Covid.

L’auspicio è che Sindaco e Assessori competenti si attivino al più presto affinché le suddette disposizioni siano attuate con urgenza per garantire il diritto alla piena frequenza dei servizi diurni. La situazione è insostenibile ed occorre uno straordinario ma doveroso impegno di tutte le istituzioni politiche e degli enti strumentali coinvolti.

Giuseppe D’Angelo

UTIM Nichelino