Con una lezione sulla Guerra dei contadini del 1525 in Germania si è concluso l’anno scolastico 2017/2018 della Scuola di Formazione Politica “Il Cammello”
che ha così festeggiato il decimo compleanno. Questo ciclo di lezioni, iniziato in autunno, aveva come filo conduttore la storia delle “Rivoluzioni”. Ai relatori della scuola (Lionel Lingua, Angelino Riggio e Gianni Zanirato) si sono affiancati l’on. Sergio Soave e storici conosciuti al grande pubblico, come Gianni Oliva e Alessandro Barbero, che hanno sviluppato nei rispettivi interventi temi monografici di periodi diversi: dalla Rivoluzione di Ottobre alla Comune di Parigi, dalla Rivoluzione Francese alle rivolte contadine nel Medioevo, a Cromwell e al Parlamentarismo Inglese.
L’attività riprenderà a settembre e il prossimo ciclo di lezioni, organizzato con la Consulta delle Donne, avrà come tema “L’altra parte del cielo”, una riflessione sull’universo femminile; tra le relatrici è prevista la partecipazione di Livia Turco e della sociologa Chiara Saraceno.
Nata dieci anni fa per contrastare l’idea negativa della politica (allora solo il 4% degli italiani riteneva i partiti cosa utile e oggi chissà), l’obiettivo della Scuola di Formazione Politica non è quello di insegnare nozioni, ma di stimolare curiosità e suggerire un metodo per affrontare la realtà attraverso lo studio e l’analisi.
Dall’esperienza della scuola nel dicembre 2016 è nato anche il giornale on line Piazza Di Vittorio (www.piazzadivittorio.it) un luogo virtuale dove affrontare temi di attualità non allo scopo di darne notizia, ma per esaminarne le implicazioni generali, la storia, il contesto, gli sviluppi.
“Piazza Di Vittorio” si pone come un giornale di opinione, un luogo aperto a osservazioni, critiche e contributi. Il giornale nel primo anno di vita ha avuto circa 100.000 visualizzazioni.
La linea editoriale: “Sono banditi i “mi piace”, gli insulti e le affermazioni ovvie o di facile consenso di facebook e twitter. Non abbiamo nessuna intenzione di imitare ‘Lo spiffero’ perché non ci interessano, personalismi, dietrologie e tatticismi. Oltre a contributi individuali, mai più di una cartella, ospitiamo video, poesie, canzoni, segnalazioni di appuntamenti, seminari, articoli, libri o trasmissioni che possano favorire il processo di approfondimento politico”.
Gli scopi declinati della redazione: “favorire la costruzione di una coscienza critica, la capacità di esaminare in modo consapevole la realtà uscendo dalla logica meschina del qui e ora. Bisogna rifiutare l’idea per cui la politica è tifare per la propria parte davanti alla TV, cercare il consenso a tutti i costi, apparire sui giornali o sui media, sgomitare per una candidatura, una carica elettiva (anche la più minuscola) per soddisfare il proprio ego o peggio per fare carriera o, peggio ancora, i propri interessi”.
Il giornale è costruito in forma di blog: sulle pagine di Piazza Di Vittorio in questi giorni si parla ad esempio di traffico delle armi, della strage silenziosa tra i braccianti in Italia e di flat tax.
Per l’invio di articoli, immagini ed altri contributi è possibile contattare la redazione all’indirizzo