Sono stati giornate intense quello organizzate e vissute dall’Associazione San Matteo Onlus.
TESTIMONIANZE
Veronika e le altre
Mi siedo alla scrivania per scrivere e spunta, da sotto un plico di notes, un suo capello. Mamma mia, che sensazione! E’ partita ieri per ritornare a casa sua e già ci manca!
Quasi quasi questo capello lo conservo. Si tratta del capello di Veronika, ma, attenzione, non è spuntato solo quello. Tra il plico di notes spuntano, poco dopo, anche dei disegni che lei ha fatto in questo poco meno di un mese che è stata da noi. E la mente viaggia. Viaggia all’anno 2013, quando per la prima volta l’abbiamo accolta nella nostra famiglia. Era una piccola bambina di 7 anni, già in giro per il mondo, da sola, a casa di estranei e come corredo una lingua diversa dall’italiano e assai più ostica, il russo. Già all’epoca Veronika si è manifestata come una personcina con molto carattere, autonoma e che sa il fatto suo. Sempre il sorriso sulle labbra, versava qualche lacrima quando telefonava a casa dalla sorella più grande, con la quale vive, probabilmente per nostalgia ma, secondo me, anche per “disperazione” per il fatto di essere da sola a migliaia di chilometri di distanza senza i suoi cari. Ma dopo averle parlato, raccontando tutto ciò che aveva fatto ai centri estivi o in una gita di un giorno eccola che arriva risplendendo con quel suo faccino vispo e solare. Quest’anno a dicembre è ritornata dopo un anno e mezzo di assenza Veronika, sempre con l’Associazione San Matteo della quale facciamo parte. Con l’associazione si organizzano le accoglienze estive di un mese e per un ciclo di tre anni per ogni bambino. Da un pochino di tempo ci sono anche le vacanze invernali, in un ambito più ristretto di persone. Adesso Veronika ha 11 anni ed è migliorata interiormente. Sempre risplendente, ancora e indubbiamente autonoma, con il carattere ancor più formato di una persona che sa quello che vuole. Abbiamo trascorso una quotidianità assolutamente serena e vivace.
Vorremmo parlare in senso generale, non solo per Veronika. Abbiamo accolto tre bambine dal 2010 ad oggi e per ognuna di esse abbiamo ricordi, contatti e legami importanti alla stessa maniera, sebbene diversi perché diverse sono loro e diversi i periodi di accoglienza.
Abbiamo imparato da ognuna di loro ad essere migliori. E a capire quanto il materialmente poco o addirittura nulla che “possiedono” nel loro comunque magnifico Paese non è un ostacolo per l’accrescimento della loro dignità di persone.
Da Inna abbiamo imparato a non dare tutto per scontato, solo perché è una bambina, e se c’è da adottare una scelta è necessario renderla partecipe. Abbiamo imparato il rispetto del silenzio e a guardare profondamente negli occhi per poi scovare qualche segnale che fatica ad essere espresso. Da Veronika abbiamo imparato il “sorriso nonostante”, quello cioè che vive sempre. Abbiamo vissuto la tranquillità sorta dalla sua serenità innata. Dall’ultima bambina, Katia, che è stata con noi solo il mese del luglio scorso abbiamo imparato la pazienza perché era proprio una piccola adorabile peste! Ma anche lei con tanta tenerezza nel cuore.
Vorrei terminare con un enorme ringraziamento all’Associazione San Matteo Onlus di Nichelino perché oggi ci ritroviamo, grazie alle loro iniziative di accoglienza, un cuore più grande.
Rita e Mauro
Nastia
Nel luglio 2015 si è abbattuto sulla nostra famiglia un uragano, come nelle migliori tempeste tropicali, e questo uragano ha un nome femminile: Nastia!
È un uragano molto particolare, perché viene dalla Bielorussia, una terra non famosa per queste formazioni atmosferiche, ma vi possiamo assicurare che, anche se arriva da terre fredde, pochi stravolgimenti hanno portato così tanto calore.
La nostra esperienza con l`accoglienza è stata caratterizzata da un turbinio di emozioni, con qualche momento di difficoltà (dovuto alla lingua, alla malinconia che può avvolgere questi bambini) e molti momenti di risate e calore umano. Questa esperienza è un vero è proprio tesoro da custodire nel cuore, insieme a tutte le persone splendide che abbiamo conosciuto, e con cui abbiamo stretto amicizia in questo periodo di accoglienza. Una vera e propria famiglia allargata dove impari a dare, dove capisci che la solidarietà è qualcosa che può veramente stravolgerti la vita...proprio come
un uragano, proprio come Nastia.
Serena e Giampiero
