Fino ad un paio di anni fa per rinnovare la patente le persone affette da patologie
Lo scorso mese con un appuntamento fissato per le ore 11,40 me la sono cavata con un ritardo di oltre tre ore, uscendo di lì dopo le 15. Con me e come me, tutte le donne e gli uomini che per rinnovare la patente hanno dovuto perdere una mezza giornata grazie a questi ritardi inspiegabili con in più il disagio di dover andare a Chieri. E noi di Nichelino non siamo neanche i più disagiati: c’è un elenco di Comuni lungo così che confluiscono a Chieri ancora da più distante. Ora non si capisce se in nome della “territorialità” è necessario decidere di far girare mezza provincia a persone che, per varie ragioni, partono da una condizione di disagio. Possibile che l’aziendalizzazione della sanità giustifichi tutto ?
N.F.