14
Dom, Dic
97 New Articles

Autorizzare il "senilicidio"?

Lettere
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Un vostro articolo del 2018 citava una sentenza nella quale il giudice aveva dato ragione ai familiari di un'anziana signora non autosufficiente

che avevano pagato più del dovuto per il ricovero in RSA, condannando l’ASL a rifondere i danni.

L’ASL però fece ricorso e con la sentenza d'appello venne ribaltato l’esito: i parenti furono condannati a restituire la somma versata dall’ASL più gli interessi.

Non so se poi ci sia stato un terzo processo in Cassazione, resta il fatto che purtroppo talvolta l'etica e il cittadino soccombono di fronte alle esigenze di bilancio. 

Leggendo questa mia vi chiederete per quale ragione io tiri fuori una notizia del 2018, oramai seppellita dalla polvere del tempo e dell'oblio.

Ma una ragione esiste: l'argomento è più che mai attuale! La problematica che l'articolo intendeva segnalare è oggi ancora più rilevante rispetto al 2018. La questione sottesa è emergenziale e lo diventerà sempre più.

Infatti si affiancano e concorrono più fenomeni: l'invecchiamento della popolazione e l'accrescimento di patologie che rendono non autosufficienti gli anziani; le ristrettezze economiche in cui gravano le famiglie e graveranno ancor più in futuro le attuali giovani generazioni a cause degli stipendi bassi; la bassa contribuzione che determinerà minori risorse e redditi pensionistici insufficienti a garantire il sostentamento degli anziani o delle stesse famiglie sulle quali graverà il loro  sostentamento. I dati numerici, tratti dalle fonti ufficiali e demoscopiche, ricercateli e pubblicateli voi, ma sappiamo che esistono. 

L'esito di quella sentenza d'appello è emblematico e i problemi che ne sono la causa affliggono l'esperienza quotidiana di moltissime famiglie, destinate ad aumentare, a meno di una nuova pandemia simile a quella del Covid-19. 

In assenza di soluzioni socialmente accettabili, noi, persone che ci avviamo a divenire anziani, per amore della famiglia e per non gravare sui figli, dovremo sostenere una legge che ci consenta l'eutanasia non già a fini medici, ma per ragioni economiche, per amore dei nostri figli?

Dovremo autorizzare il “senilicidio”, l'atto di uccidere o abbandonare a loro stessi gli anziani, pratica diffusa tra alcune culture tribali? Eliminare una persona anziana o debole, poco importa se uccidendola attivamente, lasciandola morire di stenti o costringendola di fatto al suicidio, era un atto necessario per garantire la sopravvivenza del gruppo sociale.

La differenza è che oggi vorremmo avocare questa pratica come scelta: il diritto di farci eliminare, 

In realtà viviamo in una società che non è in grado di badare ai propri anziani e questo dovrebbe farci seriamente riflettere.  

Alvise Rossano