Riceviamo e pubblichiamo questo appello dell'UTIM
APPELLO AI CITTADINI E IN PARTICOLARE AI FAMILIARI DEGLI ANZIANI
MALATI CRONICI, MALATI DI ALZHEIMER O CON ALTRE FORME DI DEMENZA
La Regione Piemonte ha approvato il 28 giugno 2022 una delibera ILLEGITTIMA (Dgr 1- 5265) che prevede il pagamento dell’intera retta della Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) dopo massimo 60 giorni di ricovero.
In particolare, dopo il trasferimento in Rsa da ospedale (o riabilitazione o lungodegenza o Cavs) del paziente malato cronico e non autosufficiente che ha bisogno ancora di cure, dopo max 60 giorni nonostante presenti ancora condizioni sanitarie molto gravi ma per l’Uvg (Unità di valutazione geriatrica) ha un punteggio sociale basso (per es. ha una casa di proprietà...) il paziente si paga tutta la retta di ricovero della Rsa da privato, oppure va a casa e... si arrangia!
L’anziano malato non autosufficiente è dunque letteralmente scaricato dal SSN, in barba alle norme nazionali (legge 833/1978, Dpcm 12 gennaio 2017 sui LEA) che prevedono per il malato non autosufficiente che metà della retta di ricovero in una Rsa accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale (il 50%) sia assicurata dall’Asl di residenza (l’altro 50% a carico del paziente o, se non ce la fa, del Comune/Consorzio socio-assistenziale in base all’Isee).
Importante:
1) non è vero che i parenti hanno l’obbligo di farsi carico delle prestazioni indispensabili alla cura di un loro congiunto non autosufficiente. Le cure domiciliari si fondano sulla volontaria disponibilità del familiare e sono a carico del Servizio sanitario. Attenzione a firmare impegni!
2) chi accetta le dimissioni si assume tutte le responsabilità (civili e penali) nonché i relativi costi:
un ricovero privato presso una Rsa costa più di 3mila euro al mese, extra esclusi.
Come possiamo difenderci?
1) La normativa nazionale, che la Regione Piemonte non può che fingere di ignorare, prevede che ci si possa OPPORRE ALLE DIMISSIONI e chiedere la continuità terapeutica fino alla presa in carico dell’Asl di residenza. Nel merito si consiglia di consultare il sito www.fondazionepromozionesociale.it alla sezione opposizione alle dimissioni.
2) In attesa che le organizzazioni di tutela predispongano l’ennesimo RICORSO AL TAR, occorre
- SCRIVERE al Presidente della Regione Alberto Cirio chiedendo il ritiro della delibera (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
- SOLLECITARE il proprio Sindaco, partito, sindacato, Vescovo... affinché intervengano a difesa del diritto alle cure sanitarie di tutti i malati cronici non autosufficienti adulti e anziani, qualunque sia la malattia e qualunque sia l’età.
E’ IN GIOCO IL DIRITTO ALLE CURE DI NOI TUTTI