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Dom, Dic
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Lo specialista del "bagnet verde", quello vero

Cronaca
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In concomitanza e in collaborazione con "Terra Madre Salone - del Gusto" sotto il mercato coperto di via Madama Cristina a Torino si è tenuta la 3ª edizione del "Festival del bagnet verd”, una sagra, una gara popolare e una festa per rendere omaggio al re delle salse piemontesi.

Una cinquantina di gruppi iscritti, ma a contendersi il premio erano presenti 21 team provenienti da tutto il Piemonte con partecipanti dai 12 agli 80 anni. Molto presente la provincia di Cuneo tra cui Caraglio da dove proviene l'aglio migliore, ingrediente principe del bagnetto verde.

Tra questi anche il nichelinese Piero Caudana si è voluto nuovamente cimentare in questa gara che lo scorso anno l’ha visto vincitore. C’è stata una grande partecipazione di pubblico che ha fatto in qualche caso indigestione volendo assaggiare anche più volte i vari “bagnetti” realizzati sul posto dai partecipanti.

La gara si è svolta su due livelli: la giuria “tecnica” formata da esperti chef e la giuria “popolare” rappresentata dagli “assaggiatori” hanno votato il “bagnet” più gradito.

Il nostro concittadino quest’anno si è dovuto “accontentare” del secondo posto nella classifica stilata dalla giuria tecnica. Il primo posto è stato aggiudicato ad una azienda agricola che ha voluto proporre la variante vegana, senza uova né acciughe, ma con capperi, patate e pomodori secchi. Non sono mancate le contestazioni sul fatto che il “bagnet piemontese” ha degli ingredienti indispensabili e che in caso di mancanza viene meno la denominazione…! I risultati della giuria popolare (formata tra il pubblico) hanno premiato (con 96 voti) una squadra che ha proposto una variante rinnovata, con zenzero e lime, chiamata "Bagnetnico". I nostri amici nichelinesi hanno ottenuti 64 voti (classificandosi al 6° posto) mentre la squadra della ricetta vegana ne ha raccolti solo 39. Un premio straordinario è stato anche assegnato ad un gruppo del Ghana (l’iniziativa era promossa nel quartiere più multi-etnico di Torino) che ha realizzato il “bagnet” con ingredienti africani, nella speranza che anche gli stranieri incomincino ad apprezzare i nostri prodotti tipici.

A.S.