A vederla sembra una pianta del tutto innocua
Pianta di origine americana, l’Ambrosia Artemisiifolia è arrivata in Italia dopo la guerra e negli ultimi decenni si è caratterizzata come specie infestante trovando un habitat molto favorevole nella pianura padana.
Quest’anno molti Comuni piemontesi, tra cui Nichelino, hanno adottato specifiche ordinanze in cui si dispone che i proprietari di terreni devono controllare l’eventuale presenza di Ambrosia e
provvedere periodicamente allo sfalcio per impedirne lo sviluppo. Va detto che questo è un rimedio non risolutivo in quanto l’anno successivo la pianta, che è molto resistente e che tende a prevalere sulle altre erbe, rispunterà ancora più rigogliosa nello stesso punto. Il ciclo vegetativo della pianta, che può raggiungere il metro e mezzo di altezza, raggiunge il suo culmine, con il rilascio del micidiale polline, nel periodo tra fine luglio e settembre. Meglio sarebbe trattare i terreni infestati con aratura o appositi prodotti diserbanti … con il dubbio che il rimedio sia peggiore del male.
Il problema è che l’Ambrosia predilige i terreni incolti e abbandonati, comprese le aree industriali dismesse e i cigli stradali, dove è ben difficile che qualcuno si preoccupi di eliminarla.
Ambrosia, graminacee, paritaria… per non parlare della processionaria (…che non è un erba). Come si fa a controllare tutto? Tempi duri per gli allergici.