Torna l’ora solare nella notte fra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025: sarà quindi necessario spostare le lancette dell’orologio un’ora indietro.
Salvo modifiche della normativa, l’ora legale tornerà nell’ultimo weekend di marzo 2026, secondo il calendario europeo attualmente in vigore.
La questione del cambio d’ora resta aperta a livello comunitario. Nel 2019 il Parlamento Europeo aveva approvato una risoluzione per mettere fine al cambio stagionale dell’ora a partire dal 2021, lasciando però ai singoli Stati la possibilità di scegliere se mantenere in modo permanente l’ora solare o quella legale. Tuttavia, il Consiglio dell’Unione Europea non ha mai raggiunto un accordo definitivo, e la proposta è rimasta bloccata. Negli ultimi mesi, la Commissione europea ha lasciato intendere di voler ritirare la proposta del 2018, preferendo mantenere la situazione attuale, con il cambio d’ora due volte l’anno.
In Italia, dunque, continueremo a passare all’ora solare nell’ultimo fine settimana di ottobre e a tornare all’ora legale nell’ultimo weekend di marzo. Mentre nei Paesi dell’Europa settentrionale i vantaggi del cambio d’ora sono minimi, dato che le giornate estive sono già molto lunghe, nell’Europa meridionale come l’Italia l’ora legale consente un risparmio energetico significativo: alcune stime parlano di oltre 500 milioni di euro l’anno grazie alla riduzione dei consumi di elettricità nelle ore serali.
Non mancano però le voci critiche. Diversi studi scientifici segnalano che il passaggio all’ora legale può avere effetti negativi sul sonno e sui ritmi circadiani, provocando disturbi di concentrazione e alterazioni dell’umore, soprattutto nei primi giorni dopo il cambiamento. Anche per questo motivo il dibattito sul mantenimento o l’abolizione del cambio d’ora continua a riaccendersi ogni anno, ma per ora senza una decisione definitiva.