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Dom, Dic
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In pista per il dopo Tolardo

Cronaca
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Le elezioni amministrative per trovare il prossimo Sindaco sono ancora lontane (a Nichelino si voterà nel 2027), ma praticamente è già partita la corsa per la nomination da parte di potenziali candidati, assessori e non.

All’inizio dell’estate il sindaco Tolardo aveva deciso un rimpasto delle deleghe in Giunta nominando come nuova assessora Erika Faienza (ciclo integrato dei rifiuti e rapporti con il Covar 14).  Questa scelta però era stata mal digerita in maggioranza, specialmente da PD e AVS che il giorno stesso avevano fatto mancare il numero legale in Consiglio Comunale. Sui social i motivi di malumore sono subito emersi: la Faienza non ha legami con Nichelino, inoltre da qualcuno la nomina è stata vista come un modo per cercare l’appoggio dell’ex sindaco di Grugliasco Roberto Montà (consorte della Faienza), in vista di una futura candidatura di Tolardo in altre elezioni nazionali. Infatti con i soli voti di Nichelino difficilmente si può sperare di avere qualche chance per un posto in Parlamento, dato che a Torino e dintorni la concorrenza è forte.

In occasione del rimpasto in Giunta un altro punto di tensione sono state le deleghe dell’assessore Fiodor Verzola (politiche giovanili, lavoro e politiche animaliste) che, come richiesto da una parte della maggioranza, dovevano essere ridimensionate; invece sono state ampliate con legalità, anticorruzione e trasparenza (deleghe a cui poi Verzola ha rinunciato).

Alla vicesindaca Carmen Bonino sono state assegnate anche polizia locale, sicurezza urbana e valorizzazione di Stupinigi, mentre a Giorgia Ruggiero sono state aggiunte le deleghe di Commercio e Turismo; a Francesco Di Lorenzo urbanistica ed edilizia privata.

Insomma un certo putiferio nella suddivisione delle compente, ma in tanti hanno pensato che il vero oggetto    del contendere sia l’elezione del prossimo sindaco e che all’orizzonte ci siano più candidati.

La candidatura più naturale sarebbe quella di Carmen Bonino, attuale vicesindaco, da molti anni impegnata in politica e con una salda base elettorale. Ma a Nichelino la situazione all’interno del PD è complessa e tra i potenziali aspiranti alla carica di primo cittadino c’è pure Diego Sarno, ex consigliere regionale, anche lui con lunga esperienza politica, ma che ultimamente è parso in difficoltà con la base del partito.

C’è poi chi punta su Francesco di Lorenzo, dal profilo meno politico ma legato alle associazioni nella sua attività di assessore allo sport, mentre un altro pezzo di Pd è in cerca di un “effetto Salis”, come a Genova, puntando su Giorgia Ruggero, giovane ma con alle spalle una certa esperienza amministrativa e buoni rapporti con le realtà associative. Un’ipotesi più “tecnica” guarda invece a Michele Pansini, attuale portavoce del sindaco, che però disporrebbe in partenza di un ridotto pacchetto di voti personali.

Per tornare agli assessori troviamo Fiodor Verzola, amatissimo dai proprietari di cani e dagli appassionati di murales; Anche Alessandro Azzolina può contare su un buon bacino di voti che l’anno scorso ha consentito a Valentina Cera di essere eletta in Consiglio Regionale, scalzando Sarno a sinistra. Se si arrivasse a elezioni primarie di coalizione nella sinistra, con un PD diviso, Verzola o Azzolina potrebbero anche spuntarla.

Resta aperto il discorso del campo largo con l’apertura al Movimento 5 Stelle che è nelle strategie annunciate dall’attuale sindaco Tolardo. Ma da M5S hanno fatto intendere che la discussione deve ancora cominciare. Da qui potrebbe arrivare Antonella Pepe che alle recenti europee ha ottenuto un buon livello di consensi e che in passato non era andata distante dal ballottaggio per diventare sindaco.

A Nichelino, insomma, si sta verificando quello che succede più o meno da mezzo secolo: in mancanza di una reale alternanza la sinistra tende a dividersi, come già successo altre volte (una parte in maggioranza e un’altra all’opposizione).

Dal punto di vista numerico il centro destra ha sulla carta una base elettorale piuttosto ampia, soprattutto nelle elezioni nazionali ed europee, ma sul piano locale non è mai riuscita a emergere. Ce la farà per il 2027 a mettere in campo un candidato forte alla carica di sindaco e una squadra in grado di costruire un’alternativa? 

N.C.