Un'area da sistemare

Il complesso di edifici era nato, quasi un secolo fa, come sede della segheria Bauducco e dopo successivi ampliamenti era diventato una fabbrica per la lavorazione di cartone da imballaggio. A partire dagli anni ’60 si erano poi insediate alcune attività artigianali, un autosalone, un carrozziere e un elettrauto, mentre una parte era adibita a magazzino.

Sgomberati i locali nei primi anni 2000, era stato data per imminente la costruzione di un nuovo condominio, ma l’operazione non era andata in porto e anzi era iniziato un lungo contenzioso giudiziario che aveva bloccato tutto trasformando il sito in un ammasso di costruzioni fatiscenti. La situazione di degrado si era aggravata dopo il crollo di un pezzo del tetto, con crescita incontrollata della vegetazione spontanea, topi e quant’altro. Fortunatamente qualche anno fa, a seguito delle lamentele del vicinato, quanto meno erano state rimosse le coperture in amianto eternit.

Di gran parte delle costruzioni ora è rimasto solo lo scheletro con i muri perimetrali su via Moncenisio che però sono a rischio crollo, tant’è che qualche mese fa un’ordinanza del sindaco ha disposto il transennamento e il divieto di sosta.

Nel 2021 è stata approvato un nuovo P.E.C. – Piano esecutivo convenzionato che prevede la costruzione di un caseggiato a quattro piani fuori terra, il piano pilotis è in parte destinato ad attività commerciali. È previsto un tratto di portico, mentre la struttura di un ex capannone sarà adibita a parcheggio privato. Il PEC prevede una nuova sistemazione della piazzetta Salvo d’Acquisto sul lato di via Torino, l’allargamento di via Moncenisio e il restyling della cabina Enel all’angolo con via San Francesco d’Assisi, mentre una quota degli oneri di urbanizzazione è finalizzata al rifacimento di aree verdi in via dei Martiri alla Crociera.

Qualche settimana fa la via Moncenisio è stata chiusa al traffico e i residenti delle case vicine pensavano che iniziassero i lavori per il nuovo edificio, in realtà si trattava solo di uno scavo per lo smantellamento di un tratto della rete del gas a bassa pressione. Il via al cantiere tuttavia non dovrebbe tardare, almeno per quanto riguarda la demolizione dei muri pericolanti e la pulizia dell’area, prima che il tutto venga giù da solo e qualcuno si faccia male.

D.A.