Nelle settimane scorse si sono svolti a Nichelino gli incontri informativi per comunicare alla cittadinanza le nuove modalità del servizio della raccolta rifiuti che entreranno in vigore a partire dal mese di febbraio 2025.
Come comunicato dal Covar 14 la rimozione delle “campane” stradali avverrà in modo graduale; entro il mese di aprile sarà comunque completata in tutte le zone della città. Contestualmente per plastica e vetro entrerà in funzione il sistema “porta a porta”, già applicato in città da diversi anni per organico, carta e indifferenziata che devono essere esposti in strada nei giorni e negli orari stabiliti per il ritiro. Plastica e vetro dovranno essere riposti in apposti sacchetti ben chiusi, anche per evitare che topi, corvi, cornacchie e altri animali li rovescino spargendo il contenuto sui marciapiedi e nelle strade.
“La scomparsa delle campane stradali rappresenta una rivoluzione epocale per Nichelino - ha ribadito la vicesindaca Carmen Bonino - . Siamo rimasti l’unico tra i 19 Comuni del consorzio Covar14 ad avere ancora la raccolta in strada per plastica, metalli e vetro. Questo porta a realizzare una bassa percentuale di riciclo e recupero perché circa il 50% dei rifiuti inseriti nelle campane stradali non sono corretti e rendono impuro il materiale raccolto. Inoltre, la rimozione delle campane sarà un forte deterrente per quanti hanno la pessima abitudine di abbandonare gli ingombranti in strada. Comporterà enormi vantaggi in termini di decoro e di igiene urbana. Non ultimo il motivo economico: se non raggiungiamo una percentuale prestabilita di riciclo perdiamo, come Comune, il contributo che ci consente di non far lievitare le tariffe di raccolta”
Molte le perplessità dei cittadini per il nuovo sistema di raccolta.
“Con le campane – dice Enzo DF – i cittadini scendevano e buttavano plastica e alluminio nei cassonetti, comodissimo per non accumulare immondizia in casa. Ora vanno accumulati in casa e se si salta il giorno stabilito le settimane di accumulano diventano due. Cosa cambia con i sacchetti davanti ai portoni? Se manca l’educazione al riciclo non è con i sacchetti che si risolve, si peggiora solo la vita dei cittadini”
“Secondo me questo sistema peggiorerà la situazione – dice Silvana S. , si farà meno differenziata perché tante persone, in primis le persone anziane, non riescono o si scordano di uscire nei giorni stabiliti e quindi per praticità metteranno tutto nell’indifferenziato. Avevamo un servizio che funzionava…”
“Che cavolata – sostiene Nella L., per me sono meglio i bidoni, lasciare in giro i sacchetti sarà molto disordinato, se c’è il vento svolazzano poi ci sono topi, piccioni, corvi”
“Se tutti mettono l’immondizia fuori dalla porta sui marciapiedi – dice Piera S. – le persone sulle sedie a rotelle, le mamme con i passeggini e le carrozzine, le persone con i cani guida non riusciranno più a camminare in sicurezza. Alle cinque del pomeriggio ci saranno già i sacconi fuori e non si potrà più camminare”
Un altro fattore di criticità è la presenza di cassonetti condominiali, autorizzati al posizionamento permanente su suolo pubblico in mancanza di spazi privati idonei. Come avviene per le campane di plastica/lattine/vetro, spesso questi cassonetti condominiali, collocati stabilmente in strada, diventano una sorta di discarica collettiva, dove viene lasciato di tutto. Tutti si abitueranno a mollare lì anche i sacchetti con plastica e vetro?
Come si vede le questioni aperte sono tante, le voci contrarie al momento sono più di quelle favorevoli, vedremo da febbraio se ci si abituerà alla novità e se gli scettici cambieranno a fronte di un miglioramento del servizio.