Nel 2025 ricorre il 250° anniversario della consacrazione della chiesa parrocchiale della Santissima Trinità, avvenuta il 21 maggio 1775.
All’epoca Nichelino aveva meno di 500 abitanti (oggi sono quasi 50.000). Per un paese così piccolo la costruzione della chiesa rappresentò un’enorme impresa.
Questo edificio ha accompagnato la storia della nostra città.In occasione del 250° Nichelino Comunità ha pensato di iscrivere la chiesa antica della Santissima Trinità ai “Luoghi del Cuore”, la campagna organizzata dal FAI - Fondo Ambiente Italiano per non dimenticare e far conoscere il patrimonio storico e culturale italiano. Il FAI non ha bisogno di presentazioni, perché da decenni è impegnato in molteplici iniziative a tutela dei beni artistici e ambientali con risultati concreti che sono sotto gli occhi tutti. La campagna “I luoghi del Cuore”, che ha cadenza biennale, è una delle tante attività con lo scopo di coinvolgere e sensibilizzare i cittadini, a partire da quei beni storico-artistici di rilevanza locale a cui ci sente particolarmente legati.
Partecipare al “censimento” è molto semplice. Basta accedere al sito web del “FAI - I luoghi del cuore”, cercare “Nichelino – chiesa antica” e votare con un clic. Basta indicare un indirizzo e-mail, dopo qualche secondo sulla vostra casella di posta riceverete un messaggio e da lì potrete confermare il vostro voto.
L’invito naturalmente non è solo quello di votare, ma anche quello di condividere l’iniziativa con amici e conoscenti tramite passa parola e social.
È l’occasione per ricordare una pagina di storia della nostra città. L’antica Borgata Palazzo era uno dei due nuclei principali che formarono il Comune, divenuto autonomo da Moncalieri nel 1694. Al posto dell’attuale chiesa barocca c’era una cappella dedicata ai santi Rocco e Matteo, copatroni di Nichelino. La parrocchia era stata istituita nel 1730: nel 1739 arrivò l’autorizzazione a costruire una nuova chiesa al posto di quella esistente, ma la progettazione e l’esecuzione dei lavori durarono più di trent’anni. L’edificio fu dunque il primo edificio di rilievo collettivo costruito dalla “comunità del Nichelino”. Un primo progetto venne affidato all’architetto Bernardo Vittone, ma la realizzazione dell’opera venne giudicata troppo costosa. Successivamente si optò per il progetto redatto da Giovanni Tommaso Prunotto, l’architetto che alla morte di Filippo Juvarra subentrò nella realizzazione del complesso della Palazzina di Caccia di Stupinigi.
Gli affreschi alle volte e le decorazioni alle pareti sono del secolo successivo, mentre sono coeve alla chiesa tre pregevoli opere di Felice Cervetti, recentemente restaurate. Il grande ovale dietro all’altare maggiore raffigura la Trinità (Padre, Figlio e Spirito Santo), i santi patroni San Matteo e San Rocco con uno scorcio dell’antica Borgata Palazzo. Nella pala dell’altare di destra compaiono invece S. Carlo Borromeo e S. Filippo Neri davanti alla scena della crocefissione. La pala dell’altare di sinistra raffigura la Madonna del Rosario con San Giuseppe e San Francesco d’Assisi.